Training Day, prove in mimetica per 140 ragazzi

Ventitrè i test fisici e strategici predisposti per questa edizione. Ospiti alcuni giovani inglesi dell’Army Cadet Force.
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Percorsi d’agilità e di orientamento, comunicazioni radio in situazioni d’emergenza e procedure di primo soccorso, ma anche lingue straniere, nozioni di cultura e legalità. Dopo un corso di 36 ore, tenuto nei mesi scorsi dall’Associazione Nazionale Cadetti d’Italia, che promuove dal 2005 il Training Day, per i 140 ragazzi delle superiori che hanno aderito all’iniziativa sabato è arrivato il momento di mettersi alla prova con la gara vera e propria.

Ventitrè i test fisici e strategici predisposti per questa ottava edizione, disseminati nell’area di via Garzetta, dal Club Azzurri, quartier generale dell’evento, fino alle pendici della Maddalena. Alle pattuglie, di quattro ragazzi ciascuna, è stato attribuito un punteggio al termine di ogni prova e la più abile e affiatata sarà premiata.

«Diamo l’opportunità agli studenti di avvicinarsi alle Forze Armate, ai Corpi dello Stato, alla Protezione Civile e al volontariato del soccorso - spiega il maggiore Roberto Viani, ideatore del Training Day -, ma anche di conoscere, attraverso il gioco, un mondo di valori che possono fare propri e a cui attingere anche in altre situazioni».

Ospite d’onore un gruppo di giovani inglesi dell’Army Cadet Force, con cui i Cadetti d’Italia sono gemellati, e dei loro istruttori, che hanno coordinato alcune spettacolari prove di soccorso del Training Day.


 

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