Tragedia in Kenya, un morto e tre feriti bresciani
È morto vicino all’Oceano che tanto amava, in quel lembo d’Africa in cui una volta all’anno era solito tornare per qualche giorno di vacanza insieme agli amici. È morto a migliaia di chilometri da casa, lontano dalla moglie, Serena Corani, titolare del gruppo Corani & Partners, realtà specializzata nel settore di prodotti per parrucchieri cui fa capo anche Jean Luis David, dal fratello Alessandro, già allenatore dell'Uso Bovezzo e preparatore atletico dell'Orsa, e dai genitori che ora lo piangono disperati. È morto sulla strada tra Malindi e Mombasa, una delle vie di comunicazione più pericolose del Kenya che in una sola giornata, nell’arco di dodici ore, ha mietuto cinque vittime in cinque distinti incidenti.
Paolo Lepri, geometra e perito assicurativo 42enne originario di Bovezzo e abitante in città, era in Africa da venerdì. Con tre amici, anch’essi bresciani e residenti nella Bassa, avrebbe trascorso una settimana sulla costa dell’Oceano Indiano, nella casa di uno dei tre. Sarebbero tornati a casa sabato. Invece alle prime ore del mattino di domenica, lungo la superstrada che corre parallela alla costa tra Malindi e Mombasa, il destino ha teso loro un tremendo agguato, che per Paolo s’è rivelato mortale.
I quattro amici erano in auto, su una berlina che nei pressi di Kilifi, non lontano da Malindi: non è chiaro se l'auto sia stata urtata da un camion o se le condizioni della strada abbiamo fatto perdere il controllo al conducente. Tutti e quattro i bresciani sono rimasti feriti: le conseguenze più gravi per il bovezzese, morto poche ore dopo il drammatico episodio.
Ampio servizio sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola lunedì 3 febbraio 2015, scaricabile anche qui.
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