Tra un mese riapre la Pinacoteca: ecco come sarà
Tra un mese esatto tornerà ufficialmente a nuova vita: la Pinacoteca Tosio Martinengo è pronta a riaprire dopo nove anni di polvere e buio.
Uno dei gioielli della città è pronto a riaccogliere a casa le opere d'arte che dal 2009 erano state ricollocate nella sezione «L'ospite eccellente» in Santa Giulia: tra i pittori più noti Raffaello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Ceruti, Hayez e Canova, solo per citare alcuni nomi.
Il percorso espositivo in 21 sale sarà rinnovato e articolato su più livelli, a cominciare da quello temporale, dal gotico cortese alla pittura del 17esimo secolo, passando da Rinascimento e Manierismo; accanto ai dipinti troveranno spazio le teche custodi di arti decorative come vetri e smalti; la pittura bresciana si fonderà in armonia con quella italiana.
Il 16 marzo l'inaugurazione in anteprima, il 17 e 18 l'apertura alla città con un weekend a ingresso gratuito.
«Riconsegniamo una struttura tecnologica raffinata, in cui presente e passato si coniugano sapientemente» ha detto il direttore di Fondazione Brescia Musei, Luigi Di Cortato.
Tra le innovazione più interessanti le luci a led dimerabili, che illumineranno le sale dall'alto in finti lucernari e accenderanno a sera anche le finestre che danno sulla piazza, come se la Pinacoteca fosse una casa abitata.
E poi il progetto per il cortile: una copertura in cristallo che lo trasformerà in un giardino d'inverno. L'opera è già stata finanziata e come per l'intero progetto di recupero vede la Fondazione Cariplo affiancare il Comune. Finora l’investimento complessivo per il recupero della Pinacoteca ammonta a 6 milioni di euro.
Leggi di più sul Giornale di Brescia in edicola questo sabato, qui nel formato digitale: all’interno anche la mappa con la disposizione delle opere nelle 21 sale.
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