Tra le contestazioni ritorna la Fiera della caccia di Gussago
In anni non facili per il mondo venatorio, , che risuona da 76 edizioni carico di storia, tradizione, passione e sacrificio. «Torna dal 9 e 10 settembre al Centro sportivo Corcione l’amata Fiera della caccia, con diverse novità. Per la prima volta l’ingresso sarà libero e gratuito, al fine di accogliere tutti e nella speranza di riaccendere quella passione per uno dei primi e più importanti eventi fieristici del territorio dedicati al mondo della caccia», spiega con orgoglio Alfredo Boroni, presidente di Federcaccia Gussago e organizzatore della Fiera gussaghese. la Fiera della caccia non zittisce il suo richiamo
Si partirà sabato con la mostra rivolta a tutte le razze canine (che per la prima volta si svolgerà di sera), sotto i riflettori del campetto di calcio del centro sportivo. Cani e padroni sfileranno di fronte ad una giuria qualificata. La domenica Gussago sarà svegliata dal gioioso cinguettio dei partecipanti alla gara ornitologica: gli uccelli da richiamo saranno posizionati lungo tutto il perimetro del centro sportivo, e l’effetto sarà quello di un piacevole cinguettio «a tutto tondo», una sorta di Dolby Surround acustico che avvolgerà i visitatori. Immancabili, sottolinea il patron della manifestazione Boroni, saranno gli stand merceologici.
«Abbiamo dato priorità alle bancarelle con prodotti tecnici dedicati al mondo della caccia, ma avremo anche tanti standisti che proporranno qualunque genere di merce. Sottolineiamo la presenza di venditori di richiami a bocca costruiti a mano per richiamare anatre, cornacchie, gazze e l’esposizione di giostre e di uccelli impagliati da usare come richiamo».
Per la prima volta le bancarelle saranno posizionate esclusivamente all’interno della pista di atletica del centro sportivo generando un «anello del commercio», una piacevole passeggiata tra prodotti, animali e strumenti dedicati al mondo della caccia. Non mancherà come sempre l’apprezzato stand gastronomico.
«Il mondo della caccia vive ormai da anni un periodo di contestazione, ed è sempre più difficile praticare questa passione ma noi andiamo avanti e di pari passo lo fa la Fiera – conclude Boroni -. Ci sono segnali incoraggianti: la gente ha apprezzato la scorsa edizione della kermesse gussaghese. Sul fronte venatorio, dalla Regione abbiamo registrato un’apertura che fa ben sperare: la stesura calendario regionale che regola le aperture e le chiusure, ad esempio, è in linea con le nostre richieste». La Fiera della caccia torna così a riaprire uno scorcio di mondo sempre più a rischio di estinzione. Un mondo dove il cacciatore, quello vero, spiegano i seguaci di Diana, è prima di tutto amante della natura e rispettoso della stessa.
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