Torrente Garza a secco: i residenti salvano centinaia di pesci
Centinaia di pesci che boccheggiano in una pozza d'acqua, salvati dall'intervento degli abitanti di San Polo. Ieri sera il torrente Garza, all'altezza di via Chioderolo, là dove incontra il canale Naviglio, si era ridotto a poco meno di un rigagnolo e centinaia di pesci si sono ritrovati in pochi centimetri d'acqua. Sarebbero probabilmente morti se non fossero intervenuti gli abitanti del quartiere.
A raccontarci la storia è Gabriele Avalli, esponente del Codisa, il comitato salute e ambiente di San Polo, che vive da quelle parti e di fronte alla scena non ha esitato un attimo: ha riempito la vasca da bagno di casa sua e con un tubo ha immesso acqua nel torrente per circa due ore, salvando i pesci da un triste destino. La situazione oggi è decisamente migliorata e il livello del torrente è risalito di qualche centimetro.
A finire sotto accusa, ancora una volta, è l'uso che si fa dell'acqua dei canali e dei torrenti. Secondo la legge regionale 26/2003 dovrebbe essere sempre garantito il deflusso minimo vitale, per assicurare «la tutela e la valorizzazione del patrimonio idrico, nel rispetto degli equilibri naturali e degli ecosistemi esistenti». Una norma purtroppo non sempre rispettata.
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