Torna la Festa dei popoli, un viaggio tra cibo speziato e danze colorate
Gomito a gomito, ognuno con la propria cultura e religione, ma pronti a guardare insieme in un’unica direzione, quella della convivenza in serenità e dello scambio reciproco. È questo il senso della Festa dei popoli in programma sabato 4 e domenica 5 febbraio negli spazi del circolo Acli San Polo Cimabue.
La festa torna dopo la pausa forzata causata dalla pandemia ed è organizzata dalla Casa delle Associazioni, dalla Consulta per la Pace e dai Servizi Sociali Territoriali Est del Comune di Brescia, coadiuvati dal circolo Acli, dal Centro migranti e dal Consiglio di quartiere di San Polo Cimabue e da Net, Colab e le Cooperative Essere e Cauto. «Questo festival è una manifestazione specchio della nostra città - ha spiegato l’assessore all’Associazionismo Marco Fenaroli -, che su 200mila abitanti ne conta ben 60mila di origine straniera, di cui 11mila cittadini italiani: ormai non parliamo più di lavorare per i migranti, bensì con loro».
L’evento si presta a essere il proseguo del messaggio di comunità lasciato dal tradizionale pranzo multietnico voluto da don Piero Lanzi (recentemente scomparso) e offerto nel periodo natalizio all’interno della Tenda della Solidarietà tra i Popoli in via S. Faustino.
Il programma
Il Festival dei popoli propone due appuntamenti che avranno luogo negli spazi del circolo Acli San Polo Cimabue, in via Cimabue 271:
- Sabato 4 febbraio alle ore 16, andrà in scena lo spettacolo di danze popolari per diffondere la conoscenza delle musiche e dei balli tradizionali di tutto il mondo. L’evento, curato dai gruppi Santacheballa, Ritminfolk e Il Furbo Galiletto, sarà aperto a tutti fino a esaurimento posti. Seguirà un aperitivo;
- Domenica 5 febbraio a partire dalle 11.30 ci sarà invece un percorso multietnico tra i profumi e le prelibatezze del mondo culinario con assaggi di piatti provenienti da Pakistan, Marocco, Italia, Serbia, Siria, Senegal, Messico, Venezuela, Ucraina e Costa d’Avorio. Tutti i posti sono stati esauriti. Al pranzo seguiranno momenti di svago e riflessione con poesie per grandi e piccini e un laboratorio per i bambini sulla «trasformazione immateriale degli oggetti» a cura del gruppo Por y Para. Ci sarà anche uno spazio dedicato ai tatuaggi con l’henné, la celebre tecnica decorativa della pelle indiana, e una presentazione delle realtà che operano sul territorio. Terminerà la giornata alle 14.30 il gruppo Angel Latin Urban Sound con musica e canti dell’Uruguay. Per tutte queste attività, l’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.
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