Topi d'appartamento, sgominata una banda: 17 fermi
Una banda dedita ai furti in abitazione è stata sgominata dai carabinieri di Milano. Nei confronti del gruppo, che operava nelle province di Milano, Monza e Brianza e Brescia, i militari hanno eseguito «un fermo di indiziato di delitto - emesso dal pm della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza - nei confronti di 17 persone ritenute a vario titolo responsabili di concorso in furto in abitazione, tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni».
Gli indagati sono tutti di origine albanese, pregiudicati e in Italia senza fissa dimora, e a loro i militari sono giunti in quanto gli stessi erano soliti darsi convegno nei parcheggi del Centro Commerciale «Brianza» di Paderno Dugnano. Rinvenute e sequestrate due pistole, un revolver calibro 357 magnum e una semiautomatica calibro 9x21 con 11 munizioni di vario calibro, entrambe di provenienza furtiva, due autovetture intestate a prestanome, numerosi attrezzi da scasso, radio portatili, refurtiva. I fermati erano in procinto di scappare in Albania.
I fermi dovevano essere 20, ma tre dei destinatari al momento dell'emissione erano già riusciti a riparare in Albania. Dei 17 eseguiti, 5 stavano a loro volta per rimpatriare, e sono stati bloccati in strada. Due dei fermati (che sono tutti pregiudicati) erano già stati espulsi dall'Italia. Si tratta infatti di «batterie» che andavano e tornavano dall'Albania, procurandosi sempre nuove identità fittizie, sostando per alcuni mesi in appartamenti affittati in nero (da proprietari italiani) e utilizzando auto di prestanome (quasi tutti stranieri con intestate decine di vetture). «I colpi accertati in cinque mesi sono 57 ma riteniamo - ha detto il comandante provinciale di Milano - che quelli effettuati siano molti di più». La banda, secondo quanto spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa al Comando provinciale di Milano, agiva soprattutto nel Milanese ma si spingeva anche nelle province di Varese, Brescia e Como. Aveva tre basi operative a Cesano Maderno (Monza e Brianza), Melegnano e Abbiategrasso (Milano).
Le indagini sono partite da una serie di movimenti sospetti di auto di grossa cilindrata notati all'interno del parcheggio di un centro commerciale a Paderno Dugnano (Milano)
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