«Toffaloni era in piazza Loggia e non certo da spettatore»
Le parole di Gianpaolo Stimamiglio, testimone chiave dell’inchiesta della procura su uno dei presunti esecutori materiali della strage di Brescia

Gianpaolo Stimamiglio, il settantaduenne ordinovista veneto che ha collaborato con gli inquirenti bresciani © www.giornaledibrescia.it
Se l’inchiesta sui presunti esecutori materiali della strage di piazza Loggia ha un presente e forse un futuro, in buona parte lo si deve a Gianpaolo Stimamiglio. Nato a due passi da piazza delle Erbe a Padova il 26 novembre di 72 anni fa, ma cresciuto a due passi da piazza delle Erbe a Verona, nella città del generale Amos Spiazzi, di Roberto Besutti, ma anche di Marcello Soffiati e Roberto Zorzi (giusto per citare alcuni personaggi legati a doppio filo con piazza Loggia) Stimamiglio è un ordin
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.