Tetti e camini: oltre 300 incendi l'anno. Ecco come evitarli

Fenomeno troppo frequente e con danni ingentissimi. Ecco i consigli dei Vigili del Fuoco per evitare guai
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Un tetto o una canna fumaria che se ne vanno in fumo ogni giorno. Oltre 300 episodi l’anno. É un bollettino di guerra quello che, nel Bresciano, i numeri offrono nella loro oggettività. Che nulla dice di disagi, dolore e ripercussioni economiche sperimentati da chi, da un’ora con l’altra, si trova a fare i conti con danni ingenti o ad essere del tutto senza casa.

La cronaca degli ultimi giorni purtroppo evidenzia ancora l’entità del fenomeno di incendi tetto e canne fumarie. «Una frequenza troppo elevata e non accettabile» stigmatizza il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, ing. Agatino Carrolo. Basti pensare che degli 8.752 interventi del 2016, 2.440 sono stati per incendi. E oltre uno ogni 10 di questi per il rogo di camini o tetti. 

Molte le cause. Dagli errori progettuali, alla realizzazione di canne fumarie non a regola d'arte, sino ad un utilizzo di camini e impianti termini non rispondente alle previsioni. E alla mancata manutenzione, tanto frequente quanto pericolosa. 

Per contrastare fuliggine, surriscaldamenti di canne fumarie e tetti, e per verificare se il sistema di casa propria è in ordine ecco in dettaglio tutte le indicazioni ripercorse dal comadante provinciale dei Vigili del Fuoco, ing. Agatino Carrolo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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