Testamento in favore di Fido, come fare per dargli un futuro

Il testamento non rappresenta la fine di una vita ma lo strumento per onorarla e darle continuità
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Il testamento non rappresenta la fine di una vita, ma lo strumento per onorarla e darle continuità. Grazie ad esso si possono anche assicurare le dovute cure al proprio animale nel momento in cui si viene a mancare e si può supportare l’attività di associazioni che operano per l’affermazione dei diritti di tutti gli esseri viventi e che intervengono per proteggere chi ne ha bisogno. È questo il messaggio che Lav onlus, Lega anti vivisezione, ha trasmesso l'altra mattina all’hotel Master in occasione del convegno «Fare testamento: come e perché lasciare un segno», di fronte ad una platea di interessati, anche a quattro zampe.

L'animale, dal punto di vista giuridico, «non è un soggetto di diritto, non possiamo intestargli nulla - ha spiegato il notaio Francesco Ambrosini -. Possiamo però nominare una persona o un ente al quale attribuiamo dei beni imponendo l’onere di prendersene cura. È importante scegliere un soggetto adatto (perché è possibile rifiutarsi di farlo), nominare più persone o un soggetto terzo che controlli l’esecuzione delle ultime volontà, problematiche alle quali si può ovviare facendo riferimento ad un’associazione di fiducia. Se invece non si possiede un animale ma il desiderio è continuare a fare del bene in loro favore anche dopo la propria scomparsa, si può optare per l’attribuzione diretta all’ente, facendo attenzione a non essere troppo generici, indicando la sede e cosa si vuole lasciare». Il notaio, fornendo ulteriori informazioni a livello più generale, dato che «i requisiti di forma sono fondamentali per la validità», ha sottolineato come si tratti di uno strumento che «permette libertà di scelta».

«Solo l’8% degli italiani fa testamento, contro un 80% degli Stati Uniti - ha aggiunto Roberto Bennati, vice presidente Lav -. C’è però una crescita negli ultimi anni, anche dei lasciti a realtà operanti nel sociale». Numerosi i progetti illustrati che hanno visto la Lav, che celebra quest’anno il 40ennale, impegnata in battaglie per l’approvazione di leggi volte a tutelare i diritti degli animali e in azioni di salvataggio. A partire dal processo contro Green Hill, dal sequestro del canile Parrelli di Roma, degli animali del circo Martin e dei macachi dell'Università di Modena fino alla costruzione del Centro di recupero animali selvatici a Semproniano.

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