Tesori nascosti di Brescia da scoprire, a piedi e in bici: ecco come
Il «tesori nascosti» di Capitale della Cultura si conquistano esplorando. È il cammino, quello urbano lungo le vie della città, o quello che attraversa il territorio, a guidare alla scoperta delle bellezze storico-artistiche disseminate a Brescia e Bergamo e nei centri grandi e piccoli delle province. Proprio per questo, in occasione della Capitale della Cultura sono stati immaginati percorsi da affrontare a piedi, in bus o sulle due ruote - nel segno della «mobilità dolce» quindi - che connettono i luoghi d’arte più significativi.
A piedi
In città, sarà il Corridoio Unesco a tracciare una linea di congiunzione tra il centro romano del parco archeologico Brixia (con il Capitolium, il Santuario repubblicano e il Teatro) e il complesso di San Salvatore e Santa Giulia, fino al giardino del Viridarum: il tracciato percorribile anche dalle persone con disabilità sarà aperto gratuitamente e attraverserà i due chiostri di San Salvatore e Santa Maria in Solario dove è stato collocato il «tiglio di Adelchi» sotto cui si potrà sostare ricordando lo sfortunato principe longobardo cantato da Manzoni.
Si allarga all’intero cuore storico di Brescia il progetto promosso dalla Diocesi (in collaborazione con il Comune) che arruola i Custodi della bellezza, una squadra di 23 giovani tra i venti e i trent’anni per consentire l’apertura ad orario continuato nel fine settimana di tutte le 23 chiese del centro cittadino comprese le sei monumentali (Cattedrale, Duomo vecchio, San Clemente, Santuario delle Grazie, Santa Maria Calchera e San Cristo). Gli scrigni si apriranno per svelare i propri «tesori nascosti» di cui i custodi potranno svelare storia e curiosità.
«Benedetto» dalle due diocesi di Brescia e Bergamo anche il Cammino del Concilio promosso dai due comuni di Sotto il Monte (paese natale di papa Giovanni XXIII) e Concesio (luogo di nascita di Paolo VI) che prevede due itinerari dedicati ai santuari mariani delle due province.
Tesori nascosti in centro
Tra i tesori nascosti da scoprire a Brescia anche Palazzo Tosio, la casa museo progettata e costruita dall’architetto Rodolfo Vantini per il conte Paolo Tosio, collezionista d’arte e mecenate, che dopo il restauro ha aperto nuove sale al pubblico, e che dal 4 aprile al 26 novembre ospiterà la mostra Luigi Basiletti e l’antico, dedicata all’archeologo che condusse gli scavi del Capitolium e scoprì la Vittoria Alata nel 1826. In Castello, dove è stata riaperta la Strada del Soccorso, l’antico accesso d’emergenza dall’attuale via Pusterla, verrà allestita la mostra I nodi dei giardini del paradiso.
Dal 1° aprile al 6 novembre, nella sala superiore del Grande Miglio saranno presentati, in dialogo con opere d’arte contemporanea, alcuni pezzi della raccolta di tappeti orientali dal XV al XX secolo di proprietà della Fondazione Tassara, che sta costruendo in città la sede del centro studi.
In bicicletta
Si inforcano invece le due ruote per avventurarsi sulla Ciclovia della cultura, una pista ciclabile lunga circa 75 chilometri che raddoppieranno con gli undici «anelli» agganciati al percorso principale, e che collegherà i due capoluoghi attraversando 34 borghi e centri storici (di 27 comuni), toccando 800 beni di interesse storico-artistico, tre parchi regionali e altrettanti parchi di interesse locale, la riserva naturale delle Torbiere. Da Brescia, la ciclovia proseguirà verso Gussago, attraverserà la Franciacorta toccando Passirano, poi Provaglio con le Torbiere, supererà l’Oglio tra Paratico e Sarnico, e nella Bergamasca passerà per Grumello, Seriate fino ad approdare nel capoluogo orobico. Lungo il percorso intercetterà la ciclovia del Mella, quella dell’Oglio, gli itinerari ciclabili della Franciacorta, i tracciati della Val Cavallina, del Parco Oglio Nord e dei Castelli bergamaschi, della Val Seriana e della Val Brembana.
In autobus
Sceglie invece il bus il progetto Slow Emotion costruito dall’associazione culturale e compagnia teatrale di Bergamo Teatro Ex Drogheria, che coinvolgerà anche la terra bresciana, toccando (dopo Bergamo, Trescore Balneario, Endine Gaiano e Lovere) le sponde del Sebino a Pisogne, Marone e Iseo per arrivare a Brescia. Viaggiando in bus, i visitatori potranno scoprire le bellezze naturalistiche e storico artistiche dei territori di confine, accompagnati da attori-guide.
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