Tempio crematorio, i lavori fino a metà luglio

Inizialmente annunciato dal 1° dicembre 2012 al 25 marzo 2013, il periodo di chiusura del Tempio della Cremazione di Sant'Eufemia - gestito dalla società Ser. Cim. Srl - è slittato «per imperfezioni nel progetto presentato», spiega l'assessore Mario Labolani. Che, con la dirigente del settore Logistica Tecnica Nora Antonini, illustra le nuove date di stop al servizio: dall'8 marzo alla prossima metà di luglio.
Per la precisione, l'8 marzo ha interrotto l'attività il primo forno, seguito a ruota, venerdì 15, dal secondo, per poi procedere da lunedì 18 con l'esecuzione dei lavori. Per i due impianti è infatti prevista la totale sostituzione in ordine all'adeguamento alle normative più recenti. Passaggio per cui si è resa necessaria la riprogettazione delle attrezzature e degli spazi (a cura dell'ing. Rinaldo Ciravolo della società «Facultatieve Technologies»), ossia lo snodo che ha visto arenarsi la successione degli interventi così come originariamente pronosticata.
«Abbiamo chiesto di rivedere il documento - chiariscono Labolani e Antonini - più complesso di quanto la società si era immaginata sulle prime». La riapertura fissata a metà luglio rappresenta «una stima prudenziale: in realtà non escludiamo che la struttura sia in grado di riprendere anche prima la sua attività». A scanso delle voci che volevano il Tempio di Sant'Eufemia chiuso nei mesi scorsi, il complesso ha continuato invece a funzionare regolarmente, come da informazione puntualmente inoltrata, fanno sapere dall'assessorato, «alle agenzie di pompe funebri».
Certo, l'operatività era contingentata, limitata cioè alla sola utenza di Brescia e provincia e con particolari cautele al fine di evitare malfunzionamenti dei forni e legate all'impossibilità di cremare feretri «fuori misura». Per arginare il disagio in capo all'utenza, dalla scorsa settimana è attivo al cimitero Vantiniano un deposito temporaneo - attenzione, non ha nulla a che vedere con le camere ardenti - per le salme in attesa di cremazione.
«In accordo con le imprese di pompe funebri - informa la dirigente Antonini - abbiamo predisposto uno spazio apposito con ventuno posti, del resto le occorrenze effettive non sono determinabili a priori. Il locale è sicuro, prevede registrazioni puntuali e rispetta tutte le norme in materia, tanto che abbiamo introdotto modifiche alle procedure amministrative per l'allestimento in piena regola».
Le opere in esecuzione al Tempio vanno nella direzione dell'osservanza degli standard ambientali con apparecchiature tecnologicamente evolute e dotate di maggiore capacità, in grado di garantire potenzialmente 5mila trattamenti annui. In vista pure la riduzione del consumo energetico, dell'inquinamento acustico e l'eliminazione dell'acqua nel raffreddamento. Non solo. La struttura sarà riorganizzata per migliorare la capacità ricettiva e la riservatezza del rito del commiato. A tal proposito, l'assessorato sta anche vagliando «modalità e luoghi deputati alla restituzione delle ceneri».
La situazione, quindi, ora risulta chiarita, anche se per il periodo dei lavori non mancheranno degli inevitabili disagi.
Raffaella Mora
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