Tempi, soldi e bonifiche: cosa è stato detto a Roma sulla Caffaro
«La nostra delegazione giudica positivamente l'esito dell'incontro di oggi con il ministro dell'Ambiente Costa che ci ha garantito l'accelerazione dei tempi sui vari adempimenti necessari prima di procedere alla bonifica dell'area».
Lo dicono i parlamentari bresciani dopo l'incontro a Roma con il ministro dell'Ambiente Costa sul futuro della Caffaro di Brescia alla luce dei recenti nuovi casi di inquinamento.
«A fine novembre verrà convocata la conferenza dei servizi che porterà velocemente al deposito al ministero del progetto operativo di bonifica, previsto per fine anno. Entro febbraio - viene poi spiegato - si arriverà quindi, contestualmente, all'approvazione del progetto da parte del ministero e alla sottoscrizione del nuovo accordo di programma del Sito di interesse nazionale Caffaro di Brescia».
Durante l'incontro è stato affrontato anche il tema della cessione dell'area industriale Caffaro. «Anziché percorrere la strada dell'acquisizione dell'area, come proposta precedentemente presentata dal Ministero al Comune di Brescia, oggi si sta valutando l'ipotesi dell'esproprio che garantirebbe maggiormente il Comune sulle responsabilità, anche penali, pregresse».
I parlamentari in delegazione hanno ribadito la necessità di inserire garanzie totali, sia sul pregresso che su eventuali nuove situazioni, che potrebbero verificarsi. «Contestualmente - è stato spiegato dai parlamentari - abbiamo chiesto al Ministro Costa garanzie certe rispetto alle risorse necessarie per arrivare alla consegna del terreno bonificato a disposizione della città, ma anche per far fronte ad emergenze che l'amministrazione potrebbe incontrare in corso d'opera. Abbiamo, inoltre, sollecitato il ministro sulla necessità di scandire chiaramente i tempi in modo da arrivare il più presto possibile a una soluzione per la messa in sicurezza dell'area e la conseguente bonifica del sito, per disinnescare una bomba ambientale».
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