Tempesta di ghiaccio e vento, campi di mais distrutti nella Bassa

A Montichiari la grandine ha distrutto diversi campi di mais allettati. A Mantova la situazione è grave, anche per i vigneti
Un campo di mais devastato dalla grandine (foto archivio) - © www.codima.info
Un campo di mais devastato dalla grandine (foto archivio) - © www.codima.info
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Il nubifragio che stanotte ha investito la Lombardia, in particolare il Bresciano e il Mantovano, ha causato ingenti danni alle coltivazioni. Per quanto riguarda la provincia di Brescia, in particolare, la tempesta di grandine associata alle forti raffiche di vento ha distrutto diversi campi di mais allettati nella città di Montichiari.

È quanto emerge dal primo monitoraggio di Coldiretti Lombardia.

Coltivazioni di mais e vigneti distrutti anche a Mantova, in particolare nei comuni di Roverbella, Medole e Castel d'Ario, dove il vento ha scoperchiato degli edifici e la tempesta di ghiaccio ha devastato le vigne e centinaia di ettari di mais con danni stimati già in diverse migliaia di euro.

«La violenta tempesta che si è scatenata intorno alle 3.30 di notte ha distrutto 25 ettari di mais, con danni per circa 60mila euro - afferma Paolo Avanzi, allevatore di Roverbella (Mantova), che ha 80 ettari coltivati e 230 bovine per la produzione di latte -. Sarò costretto a trinciare prima e comunque con una perdita sensibile di prodotto, all'incirca del 50-60% rispetto a una stagione normale. Di solito la razione alimentare dei miei animali è costituita solo da mais, cereali, foraggio ed erba medica che coltivo, ma per colpa di questa grandinata dovrò acquistare mais all'esterno, con un ulteriore aggravio di costi».

Dall'inizio dell'anno - stima la Coldiretti Lombardia - solo nel Mantovano hanno già superato i 15 milioni di euro i danni causati dal maltempo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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