Teleriscaldamento, Legambiente: «A2A modifichi e abbassi i prezzi»

Dopo l’indagine Arera, oggi in commissione comunale arriva la petizione dell'associazione ambientalista
La centrale per il teleriscaldamento di Lamarmora, in città - © www.giornaledibrescia.it
La centrale per il teleriscaldamento di Lamarmora, in città - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo le conclusioni dell’indagine Arera sui prezzi del teleriscaldamento, Legambiente torna all’attacco e chiede che il metodo di calcolo adottato da A2A venga rivisto.

Lo fa alla vigilia della commissione comunale Bilancio-Ambiente chiamata a discutere (e votare), oggi alle 16.30, la relazione sulla petizione presentata proprio dall’associazione ambientalista.

L’indagine Arera ha concluso che, a livello nazionale, i prezzi del teleriscaldamento sono risultati superiori rispetto a quelli di una caldaia a gas. Questo anche nei sistemi alimenati in parte da fonti alternative, come i rifiuti. «Come abbiamo avuto modo di ribadire nell’ultimo anno - spiega in una nota il presidente di Legambiente Brescia Danilo Scaramella - è del tutto evidente che un sistema di teleriscaldamento come quello di Brescia, con prezzo agganciato al costo del gas e dell’energia elettrica, generi extaprofitti se si considera che il combustibile in ingresso al TU non solo non viene pagato, ma costituisce un ricavo per l’azienda e che non è marginale il ricavo dalla vendita dell’energia elettrica cogenerata. Come sostiene Arera riteniamo sia fondamentale che una quota dei benefici vada ridistribuita agli utenti con un significativo abbassamento delle tariffe».

Inoltre, «in attesa che Arera definisca meglio le modalità di calcolo delle tariffe da applicare da parte di tutti i gestori italiani di teleriscaldamento auspichiamo che il Comune di Brescia intervenga con tutto il “peso” delle proprie azioni, insieme al Comune di Milano, perché A2A modifichi fin da subito l’algoritmo di calcolo adottando la formula indicata» dall’autorità abbattendo il prezzo in base alla quota di calore prodotta con i rifiuti o recuperata da cascami industriali.

Legambiente sottolinea anche che, nonostante il blocco dei prezzi annunciato da A2A, «in realtà, anche grazie all’abbattimento dei costi degli “oneri di sistema” decisi a livello governativo per il gas, il prezzo teleriscaldamento è aumentato del 74,92% contro il 52,35% del gas dal gennaio 2021 ad oggi. Non risponde quindi al vero che il prezzo del calore fornito con il teleriscaldamento sia allineato al prezzo del gas».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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