Teleriscaldamento, Europa Verde: «Ora A2A riduca le bollette del 77,1%»

Dopo la decisione della Loggia di chiedere una revisione dei calcoli delle tariffe, anche i Verdi intervengono sulla rete cittadina
La centrale di Lamarmora di A2A - © www.giornaledibrescia.it
La centrale di Lamarmora di A2A - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo la decisione della Loggia di chiedere alla multiutility di rivedere il sistema di calcolo delle tariffe, anche Europa Verde incalza A2A, accusandola di «rincari ingiustificati» legati ai costi del teleriscaldamento. E attraverso il portavoce Salvatore Fierro - chiede di ridurre gli aumenti del 77,1%.

«Nel primo semestre 2022 per la vendita di energia (calore), con una sostanziale parità di volumi erogati, i ricavi di A2A sono stati 195 milioni di euro contro i 109 milioni del primo semestre 2021: l’aumento è di ben 84 milioni, +77,1%. La relazione societaria semestrale non documenta però gli aumenti reali dei costi della produzione per la cogenerazione, il che impedisce di dare una valida giustificazione ai rincari delle bollette sul teleriscaldamento effettuati» spiega Fierro. 

In assenza di questi dati, prosegue il portavoce di Europa Verde, «è doveroso invitare A2A a ridurre gli aumenti non del 20%, come hanno fatto frettolosamente sia la maggioranza sia le minoranze in Loggia, ma del 77,1%», considerando anche che il teleriscaldamento è alimentato al 70% dai rifiuti e solo per il 30% dal gas.

Inoltre, conclude Fierro, «la recente presentazione A2A dei primi nove mesi del 2022 indica i volumi della vendita calore in 1.904 GWht, inferiori ai 1.965 GWht dei primi 9 mesi 2021, confermando che i maggiori ricavi non derivano da maggiori consumi né da nuove utenze».

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