Tecnologia in supporto alle ricerche in montagna: un ripetitore volante per trovare i dispersi
Tecniche investigative sviluppate nella lotta alla criminalità organizzata e strumentazioni di ultima generazione utilizzate nella cattura dei latitanti. Il Soccorso Alpino Guardia di Finanza porta in quota le competenze che ha maturato storicamente come polizia di frontiera e poi come sui diversi fronti in cui è impegnato. «Abbiamo notato che seguire le tracce tecnologiche, sia con i latitanti che con i dispersi in montagna - spiega il capitano Boarelli - porta grande aiuto alle ricerche».
L’ultimo ingresso è uno speciale sistema di telecomunicazioni che è stato montato sugli elicotteri Aw 169, specificatamente configurati per il Soccorso Alpino Guardia di Finanza. Si tratta di una sorta di «ripetitore volante» per il segnale telefonico.
Quando una persona è dispera in zona impervia spesso il telefono non ha campo. L’elicottero dotato di questa strumentazione sorvola la zona in cui si ritiene possa trovarsi il disperso lanciando a terra il segnale: quando il telefono «ostaggio» risponde la localizzazione ha una altissima precisione ed è quindi possibile calare un tecnico dall’elicottero oppure inviare sul posto una squadra di terra. Operazioni che sono possibili sia di giorno che di notte, anche con la pioggia o la nebbia.
I tecnici del Sagf sono poi inseriti nel sistema di allerta unificato del protocollo provinciale persone scomparse, coordinato dalla Prefettura, e anche per gli incidenti in montagna, con attivazione in tempo reale di tutti i livelli operativi.
Il Sagf dispone di speciali mezzi attrezzati per arrivare in qualsiasi tipo di scenario, oltre agli elicotteri e ai fuoristrada anche quad e motoslitte.
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