Teatri, palazzi e Pinacoteca: al via i lavori in vista del 2023

Da febbraio cominceranno i cantieri ai luoghi di cultura della città per l'anno da Capitale con Bergamo: si parte dal Santa Chiara
NUOVA VITA PER IL SANTA CHIARA
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Sarà un 2022 di lavori in corso per gli spazi della cultura bresciani. Obiettivo: presentarsi al 2023 con teatri, sale espositive e spazi multifunzionali aggiornati sulle norme di sicurezza, più capienti e accoglienti.

Il Comune stringe sui tempi: a febbraio partirà la ristrutturazione del teatro Santa Chiara «Mina Mezzadri», nella seconda metà dell’anno prossimo cantieri aperti al Mo.Ca. e nella sala dei Santi Filippo e Giacomo. Sul fronte musei, i primi cantieri sono già partiti in Castello, mentre sul progetto della copertura trasparente in Pinacoteca l’amministrazione ha deciso di non demordere, ma di rilanciare nei confronti della Soprintendenza.

I lavori al Santa Chiara

La novità riguarda la sala «Mina Mezzadri» del Ctb in contrada Santa Chiara, che sarà oggetto di lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, a nove anni di distanza (era il 2012) dall’ultimo intervento. I lavori partiranno a febbraio, e gli spettacoli in cartellone verranno traslocati nel teatro Sant’Afra di vicolo dell’Ortaglia, come comunica il Ctb. L’obiettivo è riaggiornare gli impianti e adeguare gli spazi anche sotto il profilo dell’accessibilità, oltre che del comfort e della salute, sempre più al centro dell’attenzione dopo il periodo di chiusura a causa della pandemia.

Palazzo Martinengo Colleoni

Gli uffici di via Marconi dell’edilizia monumentale sono già al lavoro anche per i progetti di sistemazione del palazzo Martinengo Colleoni tra via Moretto e corso Cavour (il Mo.Ca.) e la sala dei Santi Filippo e Giacomo di via Battaglie. L’occasione per fare il punto è stata ieri la Commissione comunale Cultura, di fronte alla quale l’assessore Valter Muchetti e l’architetto Massimo Azzini hanno illustrato lo stato dell’arte. Per il palazzo l’impegno finanziario del Comune è di 1 milione e mezzo lordi, che si aggiungono ai 300mila euro già spesi per le prime opere di manutenzione anche grazie ad un bando Cariplo specifico vinto da Brescia Infrastrutture - a cui è affidata la valorizzazione dell’immobile - con le associazioni che vi trovano sede. Il prossimo anno, in accordo con la Soprintendenza, si lavorerà su facciata nord e copertura, sull’adeguamento degli impianti e il rifacimento dei serramenti, oltre che sulla distribuzione degli spazi in quella parte del palazzo ancora non utilizzata. I lavori procederanno per lotti, proprio per non interferire con l’attività delle associazioni ospitate.

Chiude la sala culturale in via Battaglie per sei mesi

Resterà invece chiusa per sei mesi, nella seconda metà del prossimo anno, la sala dei Santi Filippo e Giacomo - affidata attualmente in gestione all’associazione Car.me. - dove i lavori di ristrutturazione, per un importo di 700mila euro, riguarderanno principalmente la copertura e la facciata su via Battaglie, una facciata «posticcia» l’ha definita l’architetto Azzini, costruita in seguito alle pesanti modifiche intervenute nel corso dei secoli sull’antica chiesa seicentesca. La richiesta della Soprintendenza è quella di mantenere il più possibile e valorizzare i resti dell’edificio originario, e di «ripristinare la percezione della chiesa seicentesca». La copertura sarà rifatta con l’inserimento della linea-vita, sulla facciata sarà ricostruito il serramento metallico su disegno originario, mentre all’interno sarà mantenuto il ballatoio con il consolidamento della balaustra lignea. Nuove luci, nuovo pavimento «più consono» e recupero di spazi attualmente adibiti a magazzino.

La Pinacoteca

La Commissione di ieri è servita anche per fare il punto sulla copertura del cortile interno della pinacoteca, oggetto di un complesso contenzioso (anche davanti al Tar, ripercorso in aula dall’architetto Anna Begni del Comune) con la Soprintendenza retta dall’architetto Luca Rinaldi, che ha bocciato la soluzione già concordata con il predecessore e già appaltata. Un procedimento di approvazione «sospeso», come ha specificato il Tar dichiarando per questo «improcedibile» il ricorso dell’Amministrazione, rispetto al quale «l’intenzione del Comune è di ripresentare il progetto con tutta la documentazione - ha spiegato l’assessore Muchetti - e con le modifiche chieste dal Soprintendente (l’abbassamento del colmo della «cupola» trasparente, ndr) per quanto consentite dal tipo di copertura prevista. Chiediamo all’architetto Rinaldi di esprimersi definitivamente con un sì o con un no». Una approvazione o una bocciatura chiara e definitiva, a fronte della quale l’Amministrazione - questo è ciò che si legge tra le righe - potrebbe eventualmente proporre un nuovo ricorso.

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