Te la do io l'isola del rifiuto

Il sindaco di Gerre De’ Caprioli ha recapitato a casa dell'incivile proprietario il frigorifero abbandonato fuori dall'isola ecologica
Il sindaco di Gerre De’ Caprioli con il frigorifero abbandonato - Un frame tratto dal filmato  © www.giornaledibrescia.it
Il sindaco di Gerre De’ Caprioli con il frigorifero abbandonato - Un frame tratto dal filmato © www.giornaledibrescia.it
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A mali estremi, estremi rimedi. E tolleranza zero. Si fa presto a dirlo ma poi di mezzo ci sono la burocrazia e le norme che regolano (peraltro giustamente) i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, e l’effetto «educativo», ad esempio, di una multa a quel punto rischia di diluirsi tra ricorsi e rinvii. Così a Gerre De’ Caprioli, piccolo comune del Cremonese che deve il suo nome ai detriti fluviali lasciati dal Po nel corso dei millenni, nobilitato dal nome di una famiglia patrizia locale, il sindaco ha deciso di agire «a modo suo» con il cittadino (di un Comune limitrofo), che nottetempo aveva abbandonato fuori dall’isola ecologica un frigorifero di stazza americana.

Grazie alla telecamera piazzata sul luogo, il giovane primo cittadino Michel Marchi è risalito all’identità del «furbetto» e ha deciso di non seguire la trafila classica che avrebbe portato infine alla sanzione per abbandono di rifiuti. Con un amico, ha caricato l’elettrodomestico su un camion e, previo avviso alla polizia locale del vicino Comune, l’ha riportato senza batter ciglio sotto casa dell’ignaro rottamatore, accompagnando il «dono» con un biglietto e il preannuncio della multa successivamente in arrivo.

Non c’è che dire: una lezione d’educazione civica un po’ ruvida ma senz’altro efficace per chi ora avesse intenzione di disseminare il territorio con rifiuti più o meno ingombranti. Una lezione che difficilmente si potrà replicare ma che avanti al far west di maleducazione di tanti «abbandoni» sotto gli occhi anche senza uscire dai confini della provincia, verrebbe la tentazione di veder imitata qualche volta pure da queste parti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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