Tasi, in un Comune su tre si paga entro il 16 giugno
La Tasi «spacca» la provincia. Non in senso letterale, quanto piuttosto perché solamente i cittadini che abitano in 71 Comuni del Bresciano saranno chiamati a pagare, entro il 16 giugno, la prima rata della nuova imposta sui servizi indivisibili. Che, insieme alla Tari, ha sostituito l’Imu per quanto riguarda l’abitazione principale. O prima casa che dir si voglia. La vecchia imposta patrimoniale resiste invece ancora per seconde case, immobili di pregio, negozi, altri fabbricati e sulle prime abitazioni, se sono di lusso (categorie A1, A8 e A9).
La scadenza per il saldo è invece fissata al 16 dicembre. Nel caso ovviamente che l’Amministrazione non abbia deciso di azzerare l’aliquota. Come capita ad esempio a Zone o Pisogne.
Moltissimi Comuni - quasi due terzi del territorio - sono però in ritardo sulla scadenza per deliberare le percentuali. E il tempo stringe. Chi non lo farà entro oggi sarà rimandato a dopo l’estate, con due differenti modalità.
Per quel che riguarda le abitazioni principali, la Tasi si verserà tutta a dicembre in un’unica rata, come deciso nel decreto «salva-Roma». Resta invece da chiarire se, per gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni e così via), l’acconto slitterà a settembre o ad ottobre, con le aliquote nel frattempo decise dai Comuni. Col saldo comunque fissato a dicembre.
Niente Tasi per i residenti a Villanuova. Lo ribadisce l’Amministrazione, che nei giorni scorsi ha informato le famiglie della volontà di sollevare i cittadini dal pagamento della nuova imposta. «A marzo - ricorda il sindaco Comincioli - il Consiglio aveva deliberato all’unanimità di applicare l’aliquota zero. I villanovesi per il 2014 non dovranno sborsare nemmeno un euro».
Un discorso, questo, che vale anche per i cittadini di Gianico, dove il Comune ha parimenti deciso di azzerare l’aliquota della Tasi.
Resta da vedere, comunque, se nelle prossime ore altri Municipi bresciani depositeranno le delibere. Che dovranno essere pubblicate entro il 31 maggio sul portale del Ministro delle finanze. Al momento, in Italia, solo un Comune su otto ha provveduto.
E chi è in affitto? Dove si applica l’Imu, questa viene pagata interamente dal proprietario; mentre la Tasi pesa anche sull’inquilino che dovrà versarne una quota compresa tra il 10 e il 30%, a seconda della delibera locale. Ma come si calcola la Tasi? E dove si paga? La «formula» è la stessa dell’Imu: si rivaluta la rendita catastale del 5% e si moltiplica il risultato per 160. Su questo valore si applica l’aliquota stabilita dal proprio Comune, con le eventuali detrazioni. Per il calcolo si può consultare il sito www.amministrazionicomunali.it, oppure ci si deve rivolgere al commercialista, al Caf o all’Ufficio Tributi in Municipio. Poi si paga - a seconda della scadenza - utilizzando il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale.
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