Tar addio dal 1° ottobre? È già bufera

Il Governo ha annunciato la soppressione del Tar bresciano e di altre 7 sedi. L'Anma: ne va di mezzo la tutela dei cittadini
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Dopo il taglio delle sezioni staccate dei tribunali di Breno e Salò, decisa dal Governo per la spending review, un’altra sforbiciata incombe sull’amministrazione della giustizia a Brescia. Il Governo ha annunciato la soppressione, dal 1° ottobre, del Tar bresciano e di altre sette sedi: Salerno, Reggio Calabria, Pescara, Parma, Latina, Lecce e Catania. Ciò determinerebbe lo spostamento di competenze, fascicoli e personale dalle sezioni staccate alla sede centrale dei capoluoghi di regione.
 
Pronta la reazione dell’Associazione dei magistrati amministrativi. L’Anma tuona: la decisione comporterà un rallentamento della risposta di giustizia per bacini di utenza particolarmente significativi. In mezzo, secondo l’associazione, ci vanno la tutela e la difesa del cittadino. Al tribunale di via Carlo Zima fa riferimento la popolazione del Distretto della nostra Corte d’appello, oltre 3,1 milioni di abitanti.
 
Si delinea nel frattempo un taglio del 50% del contributo annuale versato dalle imprese alle Camere di commercio. Non è invece ancora chiaro il futuro delle Prefetture. Al momento è prevista la razionalizzazione della rete organizzativa con la revisione delle competenze e delle funzioni attraverso la riduzione del numero, il rafforzamento dell’esercizio delle funzioni di coordinamento e di ulteriori compiti e attribuzioni di collaborazione interistituzionale. 
 
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