Tanko 2: chiesto il processo per 34 Serenissimi
Secondo il procuratore aggiunto Carlo Nocerino non si sono limitati a teorizzare l'indipendenza del Lombardo-Veneto. Per ottenerla non avrebbero disdegnato nemmeno l'uso delle armi, a partire da quel Tanko 2.0, fratello di quello portato dai loro predecessori ai piedi del campanile di San Marco nel 1996, costruito in parte a Brescia, in parte a Rovigo.
Questa la ragione per la quale il pubblico ministero ha chiesto al giudice dell'udienza preliminare Alessandra Sabatucci il rinvio a giudizio di 34 di loro. Tra questi ci sono i bresciani Giancarlo Orini, Roberto Abeni, Stefano Ferrari, Federico Lanzalotta, Corrado Manessi e Angelo Zanardini.
Il pm ha chiesto anche il proscioglimento di 13 dei 48 imputati, tra i quali il bresciano Mario Franco Alloisio.
Il bresciano Michele Cattaneo, accusato di aver realizzato il cannoncino del Tanko, ha scelto di essere processato in abbreviato.
Per tutti l'accusa è di associazione con finalità terroristiche: reato punito con la reclusione da 7 a 15 anni. I Serenissimi si sono sempre difesi sostenendo che la loro iniziativa aveva solo carattere dimostrativo.
Iscriviti alle News in 5 minuti per ricevere ogni giorno una selezione delle notizie più importanti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato