Tampona un camion e si ribalta in Corda Molle: muore l’imprenditore Beppe Scuola
Per tutta la sua vita non si è mai rifiutato di affrontare una sfida. Beppe Scuola, 75 anni, un nome conosciuto in Italia come all’estero, nel suo percorso di imprenditore, fondatore della Dac di Flero, e di uomo ha sempre vissuto una sua visione particolare del mondo, agendo sempre in prima persona. Ha rischiato, ha più volte giocato il suo ruolo, rilanciando in partite finanziarie a volte quasi impossibili e sempre ha vinto le sue scommesse. Mai avrebbe potuto pensare che il suo destino si sarebbe compiuto lungo il nastro di asfalto della Corda Molle.
Ieri, poco dopo le 18, il potente suv Bmw scuro del fondatore della Dac, azienda leader nel settore della distribuzione alimentare, prima ha tamponato un camion che percorreva la Sp 19 nella sua stessa direzione, quindi ha carambolato, rimanendo infine rovesciato su un fianco al centro della carreggiata. L’imprenditore flerese è rimasto a terra, privo di vita.
Il cordoglio
Immediato il cordoglio a Flero dove abitava con la moglie e i due figli in via 25 Aprile: «Ho ricevuto la notizia e sono rimasto inctredulo. Conosco Beppe da sempre, da quando tornò in Italia da Tripoli con l’avvento di Gheddafi. Poi la sua esperienza in Barilla e la prima realtà commerciale a Flero con un socio. Da qui poi la sua scalata al successo con un fatturato da multinazionale» commentava ieri sera il sindaco flerese, Pietro Alberti. «Con Scuola se ne va non solo un caro amico, ma una figura importante e significativa della nostra comunità. Beppe aveva qualcosa come 700 dipendenti e 500 agenti. Era un uomo eclettico e coinvolto da mille interessi anche culturali. Potrebbe esser stato stroncato da un malore alla guida: l’ho visto a mezzogiorno e mi ha parlato di una visita medica. Sono costernato...» ha detto Alcide Silva, amico personale di Scuola e a suo tempo ristoratore flerese servito dalla Dac.
L'incidente
Nonostante l’intervento immediato di molti automobilisti che hanno assistito lungo l’arteria al terribile incidente, per l’imprenditore alla guida non c’è stato nulla da fare.
Beppe Scuola è stato letteralmente scaraventato all’esterno dell’abitacolo dalla violenza dello scuotimento dell’auto che ha terminato la sua corsa riversa su un fianco, al centro della carreggiata. «Per un caso fortuito non sono stati coinvolti altri veicoli perché l’incidente è avvenuto poco dopo le 18, un’ora di punta per questa strada» ha raccontato una delle persone che si è fermata in coda per almeno un paio di ore in attesa che la Polstrada desse il via libera per sgomberare le corsie di marcia dai rottami e dal suv scuro fortemente danneggiato.
Sul posto oltre ai mezzi del soccorso sanitario, anche squadre dei Vigili del fuoco che si sono occupati di mettere in sicurezza i veicoli coinvolti. Come detto, sono state pesanti le ripercussioni dell’incidente sul traffico: la Corda Molle è stata chiusa in direzione Castenedolo a Borgosatollo.
Chi era
(di Roberto Ragazzi) Figura poliedrica, imprenditore di successo. Un self made man che, partito dal nulla, ha saputo creare una realtà diventata oggi il secondo player nazionale nella distribuzione di alimentari per ristoranti, pizzerie, alberghi, mense ed ospedali di tutta Italia. Giuseppe Scuola è nato a Tripoli, ma a vent'anni deve abbandonare precipitosamente la Libia, dopo il colpo di Stato di Gheddafi. Trasferitosi in Italia, approda a Brescia.
È il 1972 quando giovane e promettente ispettore vendite della Barilla intuisce prima di tutti le grandi potenzialità del food service, settore all’epoca praticamente sconosciuto nel nostro Paese. Insieme alla consorte crea la Distribuzione alimentari convivenze, oggi comunemente conosciuta come Dac. «Ho scelto di partire da Brescia, perché questa è un’area strategica dal punto di vista logistico e perché qui c’è una cultura del lavoro che non ha eguali nel mondo» aveva detto il fondatore in occasione del cinquantesimo anniversario dell’azienda.
Molte grandi storie imprenditoriali, di successo - da Amazon a Google - sono nate in un garage. Non è un caso che le prime consegne a ristoranti, pizzerie e mense della nostra provincia partono proprio da un garage a Flero. È l’inizio di una crescita vorticosa. Nel 1995 la Dac diventa una società per azioni; nel 2005 viene rilevata una concorrente di Padova: operazione che avvia la stagione di acquisizioni e che porta nel gruppo marchi del calibro di Doreca, Quartiglia. Nel 2014 la svolta: viene siglata la partnership con Bidvest Group, primo operatore mondiale del food service quotato alla Borsa di Johannesburg.
Tassello dopo tassello, la famiglia Scuola (oggi alla guida del gruppo ci sono il figlio Daniele e la sorella Laura, che si occupa del commerciale) «pianta» bandierine lungo tutto lo scacchiere della penisola e diventa realtà primaria della distribuzione di prodotti alimentari e attrezzature per la ristorazione.
Il gruppo oggi conta la bellezza di oltre 600 dipendenti tra diretti e indiretti, ai quali si aggiungono 600 commerciali monomandatari in giro per l’Italia.
Il quartier generale resta nell’area industriale di Flero, dove si trovano gli oltre 30mila mq di capannoni e celle frigorifere. Ma l’organizzazione distributiva fa anche perno sulle filiali di Padova, Savio di Ravenna e Pescara, a loro volta affiancate da 27 «transit point» in grado di garantire consegne a 24 ore dall’ordine.
Grande appassionato di sport, il presidente Giuseppe Scuola è stato anche uno dei maggiori sponsor del Piacenza Calcio. I funerali saranno sabato 2 settembre alle 11 nella parrocchiale di Flero, con partenza alle 10,40 dall'obitorio della Poliambulanza.
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