Taglia la legna, ucciso dal trattore davanti ai familiari
Forse uno scivolone, un inciampo, o una leggera perdita di equilibrio, e il maglione che conseguentemente si impiglia negli ingranaggi. Sembrerebbe esserci una tragica fatalità dietro l’incidente che, nel pomeriggio di ieri, ha strappato alla vita e agli affetti il signor Giuseppe Lonati. L’uomo, da qualche anno in pensione, come tante altre volte, era attivo in un appezzamento di sua proprietà a San Gallo di Botticino, in un campo poco più a valle rispetto al caseggiato che l’aveva visto crescere e che aveva lasciato al momento del matrimonio e del trasferimento a Sera, ma dove lui faceva ritorno pressoché quotidianamente, per la cura dello stesso e del verde attorno.
Anche ieri, aveva raggiunto la località conosciuta ai più con il nome di «Lipursì», per occuparsi del taglio della legna insieme a uno dei due figli e ai familiari, ma è stato proprio mentre era impegnato in quella che di fatto è un’operazione eseguita tante e tante altre volte che si è consumata la tragedia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri giunti sul posto in seguito alle richieste di intervento, il 68enne si stava muovendo vicino alla circolare quando, abbassandosi a prendere un pezzo di legna, forse scivolando, o inciampando, è rimasto impigliato con il maglione nel cardano del trattore, in quel momento attivo come motore del macchinario per il taglio. Benché quanti erano con lui abbiano immediatamente arrestato il mezzo, il movimento del giunto ha trascinato il signor Giuseppe verso il cardano che non gli ha lasciato alcuno scampo e ha reso vane le richieste di soccorso, e la chiamata al 118 partita dalla zona poco dopo le 15: l’uomo è morto decapitato, un dramma che ha travolto una famiglia colpita, solo quindici giorni fa, da un altro grave lutto.
Sgomenta la comunità di San Gallo, che ben conosceva Giuseppe e i suoi cari, e che è stata raggiunta dalla notizia della sua scomparsa quando ancora le luci della sera si dovevano accendere lungo le strade e nelle case. E atterrita anche quella di Sera che era casa per il signor Lonati da quando si era sposato con la moglie Egidia, e che, negli anni, lo aveva visto muoversi, come tanti in zona, tra le macchine delle calze, prima come operaio e poi nell’azienda che lui stesso aveva aperto. Al momento non sono ancora stati stabiliti i funerali, per i quali si attende il nulla osta delle autorità, ma per quanti volessero rendere omaggio alla vittima e far sentire la propria vicinanza alla moglie e ai figli Andrea e Nicola, sono consentite le visite alla Casa Funeraria de La Cattolica, in via Giovanni XXIII, a Rezzato.
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