Tag, 10 writer denunciati: la metro obiettivo sensibile
Ci sono quelli di «GN13» e i veterani di «Rcv - Recidives»; ci sono i gruppi improvvisati di ragazzini e c’è «Spid», il writer - imbrattatore solitario che è arrivato fin dal Piemonte per lasciare il segno sulla metropolitana di Brescia. Su di loro hanno messo gli occhi gli agenti della Polizia locale, nel solco di una battaglia senza quartiere ai deturpatori del bene pubblico. Gli uomini coordinati dal commissario aggiunto Omar Gatta ne hanno denunciati dieci, sei dei quali minorenni, dopo puntuali indagini ed una serie di perquisizioni nelle case dei graffitari. Dove hanno sequestrato bombolette spray, bozzetti e materiale informatico.
Due gli ambiti di intervento. Il primo, «locale», è quello dove si muovono le crew, spesso formate da giovanissimi, che colpiscono indiscriminatamente muri, pensiline e cestini con scarabocchi più o meno evidenti. Centinaia sono le denunce sottoscritte dagli amministratori di condominio, solamente negli ultimi mesi. Fra le loro ultime «imprese» c’è l’imbrattamento del muro del Civile, ancora fresco di tinteggiatura, oltre ad uno sgorbio sul muro della gelateria Bedussi.
Un secondo filone di intervento riguarda i writer in trasferta, quelli che arrivano da fuori regione, se non da fuori Italia. Puntano alla metropolitana, divenuta un vero e proprio «obiettivo sensibile» - così l’ha definita il commissario aggiunto Gatta - per il vandalismo in solitaria. Nella rete della locale è caduto questa volta «Spid», arrivato dal Piemonte per introdursi nel deposito di via Magnolini, dove ha riversato fiumi di vernice spray su un trenino fermo.
Questo genere di trasferta non è una novità. Sono almeno una decina i casi di «turismo delle tag» certificati dagli agenti. E rappresentano un quarto delle quarantuno denunce che sono il bilancio di un anno di attività. Di queste, ben 28 riguardano minorenni. Proprio come quei tre ragazzini «beccati», e denunciati, per un graffito piazzato nei pressi del Parco Ducos 2.
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