Svegliato nel cuore della notte dai ladri: picchiato e derubato
Stava beatamente dormendo nel suo letto. Pensava di essere vittima di un sogno, seppure brutto, non di una rapina vera e propria il giovane ventenne che è stato bruscamente svegliato dalla presenza di tre malviventi che lo hanno immobilizzato, preso a schiaffi e minacciato per una cassaforte inesistente. La rapina si è verificata tre notti fa attorno alle 2, nel centro storico di Virle, dove il ragazzo vive con i genitori. I ladri, credendo che l’appartamento fosse disabitato, si sono introdotti in casa forzando la porta principale con il volto coperto da un passamontagna. Quando si sono accorti della presenza del giovane hanno dovuto cambiare repentinamente il loro piano.
Hanno così deciso di svegliarlo e immobilizzarlo. Non hanno utilizzato né corde, né armi che - stando alla ricostruzione degli inquirenti - o non avevano con sé o comunque non hanno esibito. I fatti. Al giovane è stato subito chiaro che i tre dall’accento straniero cercavano una cassaforte, che la famiglia peraltro non ha mai posseduto. Per farselo dire i delinquenti lo hanno strattonato e gli hanno dato alcuni schiaffi.
Violenza grave e «gratuita» che non ha sortito effetto alcuno se non alcuni graffi ed una contusione al polso che il giovane si è procurato nel tentativo di divincolarsi dalla presa. Dopo aver capito che di cassaforte in casa non c’era traccia i tre, per non rischiare oltre, hanno pensato di arraffare tutto quello che hanno potuto: alcuni anelli della padrona di casa (assente al pari del marito) e un orologio d’oro, per poi dileguarsi nella notte subito dopo, aiutati probabilmente da un quarto uomo che faceva il palo fuori dall’abitazione. Una volta solo il ventenne ha chiamato i carabinieri, che sono arrivati sia da Brescia che dalla stazione di Rezzato. Il ragazzo ancora spaventatissimo è stato invitato dalle forze dell’ordine a farsi controllare al pronto soccorso, dove è stato dimesso poco dopo la medicazione dei graffi.
Toccherà ora alle forze dell’ordine cercare di individuare i tre malviventi, servendosi delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza poste nei dintorni, poiché nella casa non ve ne sono. Per la giovane vittima del blitz non sarà facile riprendersi da una simile vicenda. Il ragazzo è sotto choc - come ci ha spiegato - preferisce per il momento non affrontare quei tragici istanti con nessuno, nemmeno con i suoi genitori. Vuole solo stare tranquillo e, circondato dalle persone più care, cercare di smaltire gli effetti di una disavventura che difficilmente dimenticherà.
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