Sul rogo al Carmine non c'è la vecchia, ma Matteo Salvini
«Bruciamo il razzismo». Questo il messaggio al centro del
rogo della vecchia nel quartiere Carmine, in città. Una scelta in linea con gli anni passati, quando si diedero alle fiamme i muri o la violenza sulle donne, ma che quest’anno assume una valenza politica, considerate le sembianze del fantoccio.
Giacca verde, stemma di «Casa Faugn», la figura richiama il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, anche se gli organizzatori dell’iniziativa, il Gruppo de Noalter, negano di avere voluto rappresentare direttamente il leader leghista. «L’idea è combattere il clima di razzismo e l’avanzata della destra estrema», spiegano, mostrando come a margine del rogo della vecchia, in via Nino Bixio, siano state collocate testimonianze, articoli e opere d’arte inerenti il tema dell’immigrazione.
«Ci rendiamo conto della delicatezza del caso, ma non vogliamo bruciare nessuno - concludono gli organizzatori - sappiamo che è un gesto inaccettabile». Un gesto che, probabilmente, farà molto discutere.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato