Sui piloni del metro l’arte dei writer contro il degrado
Per l’edizione numero due, «Link» si regala un respiro internazionale: al festival di arte urbana organizzato da True Quality a Sanpolino, infatti, prendono parte quest’anno anche artisti provenienti da oltre confine, a testimonianza di un’iniziativa che non solo è piaciuta ma ha anche saputo investire sulla sua crescita. Il festival, nato nell’aprile 2016 con la decorazione di 10 piloni del tratto della metropolitana che collega Sanpolino a Sant’Eufemia, riprende il lavoro da dove interrotto e dedica giornate (fino a domenica) alla decorazione di altri 8 piloni, dipinti seguendo il tema della «connessione».
Sette artisti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo (il bergamasco Fezzi, la romana Camilla Falsini, il pugliese Mr Wany, la sarda La Fille Bertha, ma anche il russo Nootk e i portoghesi Contra & Draw) e due accademie (Santa Giulia e Laba) hanno già messo mano ai pennelli: c’è chi, come Fezzi, realizza a bomboletta una città futurista e chi, come la Falsini, costruisce un trapezio umano; gli studenti della Laba sono al lavoro su un limbo di corpi a metà tra aria e acqua, mentre quelli dell’Accademia Santa Giulia puntano sulle difficoltà della comunicazione con due figure che dialogano attraverso un ingarbugliato telefono senza fili.
Il quadro complessivo che ne emerge è quello di una città che sempre più osa investire su linguaggi alternativi, «vincendo il degrado dettato dalle non-regole dei tag con la creatività dei writer che operano alla luce del sole», dice l’assessore Muchetti. «Link» - che come spiega Mattia Talarico di True Quality è stato anticipato dalla preparazione dei piloni da parte dei detenuti di Verziano e da un workshop della coop. Elefanti Volanti - accompagnerà la realizzazione delle opere con musica itinerante.
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