Studente di destra picchiato, l'accusato: «Mai visto prima»

In aula studenti di destra e sinistra separati dalla Digos. Parla uno degli accusati: «Mai visto chi mi accusa di averlo picchiato»
"QUELLA MATTINA IO NON C'ERO"
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“Non ho mai visto la persona che mi accusa di averla picchiata, quella mattina ero al lavoro”. Si è difeso così Michele Borra giovane legato al centro sociale cittadino Magazzino 47 accusato con Letizia Benedini del pestaggio di Riccardo Daini, studente simpatizzante di destra che nel marzo di due anni fa - aveva 16 anni - venne preso a calci e pugni prima di entrare a scuola da una quindicina di coetanei antagonisti.

Borra ha risposto alle domande dei giudici nel corso di un’udienza affollatissima: in aula erano presenti giovani di destra e di sinistra, gruppi tenuti separati dagli agenti della Digos. “Non so perchè sia stato fatto il mio nome, visto che non c’ero, forse perché sono un esponente in vista del panorama politico cittadino” ha detto Borra rispondendo alle domanda del pm Katy Bressanelli sul perché tutti i testimoni fino ad oggi sfilati in aula abbiano fatto il suo nome.

“Ho visto Daini solo nel corso della scorsa udienza” ha spiegato Borra. “Prima non sapevo nemmeno chi fosse”. Il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 2 maggio.

 

 

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