Striscione contro la Resistenza al Mantegna, il preside: «Non meritano risposta»

Intanto fuori dalla scuola sono stati distribuiti volantini che convocano un presidio antifascista sabato 11 marzo in piazza Broletto
  • Lo striscione di Blocco Studentesco fuori dal Mantegna
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
  • L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
  • Lo striscione offensivo rimosso dal preside del Mantegna
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
  • L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
  • L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
  • L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
    L'istituto Mantegna di Brescia dove è stato esposto lo striscione di Blocco Studentesco
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Per il dirigente scolastico del Mantegna Giovanni Rosa «non è questo il modo, né il linguaggio, per proporre una riflessione critica. La scuola non è posto per gesti come questo, che condanno perché inquinano solo un clima che dovrebbe essere basato sulla costituzione e sulla democrazia». Il preside, e con lui l'istituto, prende le distanze dallo striscione fatto trovare appeso fuori dalla scuola stamattina all'alba dal gruppo di estrema destra Blocco Studentesco, affisso in polemica con il convegno per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado organizzato per questa mattina in via Fura dall'Anpi Brescia e che recitava «La resistenza è una cagata pazzesca».

Lo striscione è stato rimosso alle 7.45 dai collaboratori scolastici arrivati prima della campanella. Rosa ha avvertito le forze dell'ordine. Quanto alla nota divulgata la notte scorsa da Blocco Studentesco, il dirigente scolastico taglia corto dicendo che «non merita risposta».

La presa di distanza

«Oggi ospitiamo un convegno Anpi come l'anno scorso, che è vetrina degli approfondimenti realizzati da ragazzi e ragazze di diverse scuole su temi dell'antifascismo, della democrazia e della resistenza. Perché la scuola fa questo: non ideologia, ma formazione, aiutare gli studenti ad acquisire strumenti per leggere il passato e il presente». Nell'aula magna si susseguono le presentazioni dei circa 150 ragazzi del Mantegna, dell'Arnaldo, del Leonardo, del De André e del Calini (rappresentato da altri, perché la classe è in gita). È la prima volta che il Mantegna si trova ad affrontare una polemica dell'estrema destra (Blocco Studentesco è nato nel 2006 a CasaPound).

Lo studioso

Per lo storico e rettore dell'Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari, ospite del convegno dell'Anpi, gli interventi dei ragazzi di stamattina sono la risposta giusta al gesto di Blocco Studentesco. «I ragazzi di queste sei scuole di brescia ci hanno mostrato un’altra città, un’altra Italia e anche un altro mondo. Hanno detto: "Creiamo un nuovo modo di pensare", come diceva Virginia Woolf. Bisogna condannare con fermezza chi scrive "la resistenza è una cagata pazzesca", dimostrando quello che sono cioè fascisti. Credo che la soluzione sia tutta nella scuola e nella conoscenza».

I commenti

«A distanza di pochi giorni dobbiamo registrare, davanti alle scuole di Brescia, un secondo episodio di intimidazione e volgare vilipendio delle radici antifasciste della nostra Repubblica». Inizia così la nota del dirigente dell'ufficio scolastico di Brescia Giuseppe Bonelli. «Ci appelliamo alla sensibilità istituzionale e al profondo senso civico della nostra Comunità per porre immediatamente fine a una deriva che rievoca un passato di violenza prima verbale e poi fisica che ha ferito profondamente questa città negli anni settanta. Fortunatamente i nomi di chi ha difeso i valori della libertà sono scolpiti nella pietra anche delle nostre scuole, intitolate ai martiri della Resistenza, ma occorre educare e vigilare sempre come fortunatamente garantiscono l'impegno della Commissione scuola di Anpi Brescia e di tutti i nostri istituti».

Il convegno al Mantegna, organizzato da Anpi Brescia, si è svolto regolarmente - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il convegno al Mantegna, organizzato da Anpi Brescia, si è svolto regolarmente - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Sulla vicenda è intervenuto l'onorevole Gian Antonio Girelli (Partito Democratico): «Lo striscione assieme allo sdegno deve suscitare una seria riflessione. Agli autori del gesto, presumibilmente giovani, va infatti spiegato che se viviamo in una società dove è persino permesso loro fare questo è perché altri giovani hanno scelto la difesa della libertà, non hanno esitato a sacrificare la vita per questo e hanno rappresentato il riscatto del popolo italiano dalla vergogna fascista. Ai loro davvero cattivi ispiratori va invece rivolta la più ferma condanna è la ancor più ferma risposta che non c'è spazio per nessun rigurgito fascista o rilettura della storia. La resistenza è un valore assoluto, la radice da cui è nata la nostra Costituzione e, patrimonio di tutte e tutti gli italiani».

Netta anche la condanna del deputato Fabrizio Benzoni (Azione-Italia Viva): «È una vile provocazione non solo verso l'Anpi e il suo convegno di studi, ma anche e soprattutto verso la comunità bresciana. La Resistenza però non si scalfisce, e resta patrimonio della nazione così come il fascismo, che rimane semplicemente illegalità e violenza. Solo degli ignoranti possono dimenticare le sofferenze che il fascismo ha arrecato alla nostra città, sia durante la dittatura che negli anni di piombo».

Infine, la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi si appella direttamente al ministro Valditara: «Mi aspetto una condanna unanime e parole chiare da parte del Ministro Valditara contro lo striscione affisso nella notte da Blocco Studentesco fuori dalla scuola bresciana "Andrea Mantegna" dove è stata organizzata una conferenza dell' Associazione Nazionale partigiani». «Non si tratta solo di aver esposto uno striscione oltraggioso contro la Resistenza - aggiunge - ma anche di aver diffuso un documento che attacca l'Anpi, nega verità storiche e offende i principi fondativi della nostra democrazia. La Resistenza, l'antifascismo e la Liberazione sono il fondamento del nostro ordinamento e si sono tradotti sul piano storico, politico e giuridico nei principi, nei diritti e nei valori che connotano la nostra Costituzione»

La manifestazione

Intanto fuori dal Mantegna sono apparsi volantini che convocano un presidio antifascista contro gli avvenimenti di tipo neofascista dentro e fuori dalle scuole per domani, sabato 11 marzo, alle 15.30 in piazza Broletto. La manifestazione nasce come protesta per il pestaggio avvenuto al liceo Michelangelo di Firenze e per una serie di volantini che sarebbero stati distribuiti da Blocco Studentesco in giro per Brescia contro il corso per docenti sull'educazione alle differenze su cui si era scatenata la polemica nelle scorse settimane tra Pro Vita e Arcigay.

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