Striscione complottista e filonazista: la Loggia lo fa rimuovere da piazza Rovetta
La mostra riguardava Bergamo e Brescia prima del 1800, tra scoperte archeologiche e architetture delle mura. Il contesto la centrale Piazza Rovetta.
Ma quello striscione che costituisce un vero e proprio manifesto politico dell’«Associazione Amici delle Mura di Bergamo», presieduta dall’ingegner Franco Meani, è stato ritenuto fuori luogo e con contenuti complottisti e al pelo del «filonazismo».
Un equivoco a detta degli organizzatori, «un’interpretazione che è stata data sui contenuti a Brescia ma non a Bergamo dove la mostra non ha provocato polemiche o critiche. Ciò non di meno abbiamo arrotolato il grande stampato. Qualcuno è stato turbato dalla nostra denuncia e si è rivolto alla Loggia che ne ha chiesto la rimozione».
Meani non si è fatto pregare: ha avvolto lo striscione (un paio di metri per un metro di altezza, scritto fitto fitto) con la promessa che in altre occasioni si farà autorizzare anche «questa libera riflessione di fatti di stretta attualità». Il prossimo appuntamento con le mostre dell’associazione potrebbe già essere a settembre, quando sarà presentato uno studio fotografico sui 500 anni dei lazzaretti. Mostra che sarà esposta anche a Venezia.
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