Street view: le auto di Google rimappano Brescia e non solo

Sotto osservazione altre undici città lombarde. Le auto hanno cavalletti su cui sono montate 15 lenti fotografiche che scattano immagini a 360°
AA

Per le strade di Brescia sono tornate a girare le vetture di Google. Gli occhi elettronici di Street View sono impegnati ad aggiornare la cartografia e le immagini anche di Milano, Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese.

 La nuova Tangenziale est esterna (TEEM) e le numerose novità alla viabilità introdotte per l'Expo hanno, infatti, costretto i tecnici di Mountain View a procedere a un profondo aggiornamento nella mappatura del capoluogo.
Il lavoro effettuato in questi giorni, però, non sarà disponibile a brevissimo. Dopo la fase di rilevamento fotografico, infatti, le immagini vengono sottoposte a un lungo processo di elaborazione prima di poter essere consultabili sul Web, tramite il programma Street View, e sugli smartphone con l'app Maps. La cosiddetta fase detta di «blurring», è necessaria per cancellate o rendere irriconoscibili le targhe dei veicoli e le facce delle persone fotografate.

Quando le novità saranno disponibili, però, le vecchie riprese non verranno cancellate dal data base ma rimarranno consultabili tramite la funzione Time Machine. Le macchine sono dotate di cavalletti su cui sono montate 15 lenti fotografiche che scattano immagini a 360° e scanner laser per l'acquisizione di dati 3D.

La flotta del colosso americano è impegnata in questo periodo a girare in ulteriori 11 regioni del Belpaese. Solo
nelle ultime 3 settimane i «google driver» italiani hanno percorso circa 11.000 km. Nato da un'idea di Larry Page, Street View è un servizio attivo ufficialmente dal 2007 che permette di visitare virtualmente ben 66 Paesi e di fare un giro anche all'Antartide. Ogni mese nel mondo Google Maps viene consultato da oltre un miliardo di utenti e sono oltre un miliardo anche quelli che hanno scaricato l'app Maps sui cellulari Android.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia