Stranieri: a Brescia sono il 19%, in maggioranza cristiani

I dati diffusi in occasione della manifestazione contro il terrorismo di sabato pomeriggio in centro
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Erano in centinaia i musulmani bresciani che hanno detto no al terrorismo. Da Piazza Rovetta, nel cuore della città, hanno voluto gridare a tutti che il terrorismo non è islam e che la religione degli aderenti all’isis è criminalità. Donne e uomini, bambini e giovani. Insieme ai rappresentanti dei cattolici e dei sikh, dei valdesi e dei sindacati e del comune di Brescia.

In piazza le comunità musulmane di Cologne, Manerbio, trenzano, Nuvolento, Gavardo, San Paolo, Bagnolo, di Brescia, i Tunisini e i pakistani e i senegalesi.

Gli immigrati in Europa sono quasi 34 milioni, il dato del primo gennaio 2014 è inserito nel Dossier statistico Immigrazione 2015, presentato anche a Brescia. Non a caso perché la nostra città è  Brescia è la quarta in Italia per cittadinanze acquisite dopo Roma, Milano e Torino.

“Brescia è passata dall’1% di stranieri del 1990 al 19% della fine del 2014, pari a 37mila stranieri nella sola città capoluogo. Una popolazione eterogenea con più di 100 comunità – ha detto Ines Paccanelli, ufficio statistica comune di Brescia – e in rapido mutamento: dal 2011 infatti sono aumentate le donne e i bambini e le donne ora hanno superato i maschi. Dal 2010 è cambiata anche la presenza delle comunità perché da una maggioranza di nordafricani si è passati ad una presenza più numerosa di Pakistani”.

La religione più presente resta quella cristiana(53,8%), nelle sue diverse suddivisioni (cattolici, ortodossi, protestanti ecc…),  seguono i musulmani (32,2%), atei (4,4%) e indu e sikh (2,9%).

 

 

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