Strage, «Tramonte va assolto per non aver commesso il fatto»
«Maurizio Tramonte va assolto per non aver commesso il fatto»: queste le conclusioni della difesa dell'ex fonte Tritone nell'odierna udienza del processo d'appello bis per la strage di piazza della Loggia. Di fronte alla Corte d'Assise d'Appello di Milano dapprima l'avvocato Sonia Michelacci e poi l'avvocato Marco Agosti hanno respinto le argomentazioni dell'accusa a carico del loro assistito, coimputato insieme a Carlo Maria Maggi.
I difensori hanno negato l'attendibilità del narrato di Tramonte (definito un castello di bugie ed invenzioni, del tutto privo di riscontri), fino alla sua ritrattazione, al contrario attendibile e genuina, perché resa nel momento in cui «dire la verità era l'unico modo per uscire da quel groviglio di menzogne». Inoltre la difesa di Tramonte ha attaccato le dichiarazioni di Digilio, che chiamano in causa il loro assistito, definite del tutto inattendibili anche in riferimento alle sentenze di primo e secondo grado.
Per entrambi gli imputati, lo ricordiamo, tanto la pubblica accusa quanto le parti civili hanno invece chiesto la condanna all'ergastolo.
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