Strage, Milani: «Brescia si risollevò allora, lo farà anche oggi»

Così come Brescia è riuscita a risollevarsi dopo la strage fascista di 46 anni fa, oggi troverà la forza per rialzarsi dalla pandemia di coronavirus. È questo il senso del parallelismo che Manlio Milani, presidente della Casa della memoria, ha voluto fare in questa giornata di commemorazione della strage di Piazza della Loggia. «Un ponte ideale - ha detto - tra le vittime della strage e quelle del coronavirus».

La giornata dedicata a Cesare Trebeschi ex sindaco di Brescia e antifascista, Anna Rizzi che fu ferita in quell’occasione e Alberto Bottardi fratello di Livia, moglie di Manlio Milani che morì per lo scoppio della bomba 46 anni fa. Tre persone decedute in queste settimane di coronavirus e legate ai fatti accaduti il 28 maggio 1974.

La giornata di commemorazione della strage è iniziata con la messa del vescovo celebrata al cimitero Vantiniano, nei pressi  del monumento che ricorda i caduti della strage. Da via Milano poi si si è spostati in piazza della Loggia dove alle 10.12 hanno suonato gli otto rintocchi in ricordo delle vittime.

Quindi le decine di delegazioni hanno reso omaggio alla stele, deponendo una corona di fiori. Successivamente, in Vanvitelliano, per un numero ristretto di partecipanti, si è tenuto un convegno a cui hanno preso parte le autorità, il sindaco di Brescia i sindacati. In collegamento in video conferenza sono intervenuti Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl e Giovanni Bachelet, figlio di Vittorio ucciso nel 1980 dalle Brigate Rosse e la studentessa Chiara Zanelli. Ciascuno ha letto un messaggio per celebrare la memoria di questa giornata.