Strage, incognita sui tempi di estradizione di Tramonte

La figlia Claudia scrive al padre: «Vorrei gridare al mondo intero che tu non scappi e che combatti fino alla fine»
Strage di piazza della Loggia: nei riquadri Maurizio Tramonte (in basso a sinistra) e Carlo Maria Maggi (in alto a destra), imputati nel processo d'appello bis
Strage di piazza della Loggia: nei riquadri Maurizio Tramonte (in basso a sinistra) e Carlo Maria Maggi (in alto a destra), imputati nel processo d'appello bis
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L’estradizione di Maurizio Tramonte dovrebbe avvenire dopo un’udienza di convalida che si terrà a Lisbona, dove l’ex informatore dei servizi segreti è detenuto in seguito all’arresto avvenuto a Fatima 12 ore dopo la condanna all’ergastolo per la strage di Piazza Loggia.

Le autorità portoghesi hanno già richiesto la traduzione degli atti del procedimento, tra cui il mandato d'arresto europeo,  al ministero della Giustizia proprio in vista dell'udienza di convalida a cui dovrebbe seguire la consegna all’Italia. I tempi di estradizione restano un'incognita.

 

La figlia Claudia, 28 anni, che in un’intervista in esclusiva al Giornale di Brescia ha detto: «Papà non voleva scappare perché non lo ha fatto in 43 anni. Ha un’agenzia immobiliare in città, vive in centro e non si è a mai nascosto» oggi sul suo profilo whatsapp ha scritto un lungo pensiero per il genitore che si conclude così: «Vorrei gridare al mondo intero che tu non scappi e che combatti fino alla fine. Papà non mollare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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