Strage in discoteca: «Nei locali può entrare di tutto»
«Ero nel mio locale quando mi hanno chiamato al telefono per avvisarmi di quanto stava avvenendo. Non si può morire in questo modo. Uscire per una serata di svago in discoteca con gli amici e non tornare a casa. Serve più sintonia tra gli operatori e le forze dell’ordine, per consentire a noi di lavorare in condizioni diverse e raggiungere migliori risultati».
Domenico Zucchi, presidente provinciale della Silb, l’associazione italiana locali da ballo e gestore del Plaza Disco, è ancora scosso per la tragedia che si è consumata venerdì sera nella discoteca «Lanterna Azzurra» a Madonna del Piano di Corinaldo in provincia di Ancona, e il primo pensiero lo rivolge alle vittime e ai familiari.
Nel giugno del 2016 la Silb ha depositato al ministero dell’Interno un protocollo sottoscritto dalle associazioni di categoria che fanno riferimento ad imprenditori dello spettacolo con le agenzie di bodygard chiedendo di avere strumenti più efficaci per effettuare controlli alle porte. «Piccole perquisizioni anche a campione - insiste Zucchi - per impedire che in discoteca possano entrare spray urticanti o addirittura armi».
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