Strage di Piazza Loggia, 600mila euro per digitalizzare gli atti
Seicentomila euro per digitalizzare gli atti relativi alla Strage di Piazza della Loggia, già desecretati ma di fatto non ancora consultabili, poiché custoditi negli archivi dello Stato. «Credo che grazie a questo potremo permetterci di capire fino in fondo, di portare alla luce anche i meccanismi che hanno impedito per tantissimi anni di arrivare a verità molto più avanzate».
Ne è convinto Mario Milani, presidente dell'associazione dei familiari delle Vittime della Strage di Piazza Loggia: la digitalizzazione degli atti desecretati relativi alla strage del 28 maggio 1974 non può che portare indubbi benefici, come ad esempio scoprire le coperture e i rapporti con l'eversione. A stanziare i fondi, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha stanziato 600mila euro per la digitalizzazione dei documenti.
«Sarebbe estremamente importante confrontare come e quando è stato consegnato il materiale sino ad oggi servito ai processi, e nello stesso tempo vedere quanto invece c'è di nuovo. Questo peraltro ci permetterà anche di capire ciò che hanno dato e ciò che non hanno dato i magistrati».
Nel giro di un anno, dunque, i documenti verranno scansionati e saranno consultabili dagli Archivi di Stato decentrati. «Questo - sottolinea Milani - ci permetterà di cogliere eventuali novità che sono all'interno di questi atti. Faccio un esempio: su tutta la vicenda della fuga di Gianni Guido e del suo mancato interrogatorio avremo modo di confrontare il materiale che abbiamo rispetto a quello che ci verrà consegnato e così vedere se abbiamo delle novità».
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