Strage di Gornji Vakuf, chiuse le indagini
A nove mesi dall’arresto, la Procura di Brescia ha chiuso le indagini sulla strage di Gornji Vakuf. Omicidio, tentato omicidio, sequestro di persona e rapina aggravata dall’uso di arma da fuoco. Sono i reati contestati dal sostituto procuratore Silvia Bonardi, all’ex comandante paramilitare Paraga, ritenuto l’uomo che ha ordinato l’uccisione dei tre volontari bresciani Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti, uccisi in Bosnia il 29 maggio 1993.
L’avviso di chiusura indagini è stato recapitato al carcere di Canton Mombello dove Paraga, all'anagrafe Hanefija Prijic, si trova rinchiuso da metà febbraio dopo essere stato arrestato a Dortmund, in Germania, lo scorso 29 ottobre.
Il 53enne si è sempre proclamato innocente indicando il cugino Dino, che in Bosnia danno per morto, come esecutore del triplice delitto. L’ex comandante bosniaco ha ora 20 giorni di tempo per rendere interrogatorio o per preparare una memoria difensiva, ma resterà in silenzio. Attende la fissazione dell’udienza preliminare e poi parlerà in aula. Nonostante sia già stato condannato in patria a 13 anni di carcere per la strage di Gornij Vakuf, può essere riprocessato nel nostro Paese.
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