Stefanina è rientrato: «Ho visto in faccia chi mi ha sparato»
«Un po’ ammaccato, ma sono vivo e visto quello che ho passato va bene così». Andrea Stefanina, 64 anni, è tornato in Italia sabato. Un volo l’ha riportato a casa da Capo Verde, dove dal 1996 è proprietario di alberghi e ristoranti. E dove mercoledì scorso, sull’Isola di Sal, è stato raggiunto da un colpo di pistola.
«Stavo tornando al mio resort quando mi sono trovato davanti all’auto un ragazzo che da pochi passi mi ha sparato» racconta Stefanina. «La distanza tra me e lui, che ho visto in faccia, era davvero minima. Il finestrino è andato in frantumi e una pallottola mi si è conficcata tra le costole». Un agguato in piena regola. «I clienti hanno inizialmente pensato all’Isis, ma fortunatamente quello che mi è accaduto non c’entra nulla con il terrorismo». Il responsabile sarebbe già stato individuato dalla polizia di Capo Verde. «Da un periodo combatto una piccola gang in zona e probabilmente mi hanno colpito per vendetta» spiega l’imprenditore bresciano, considerato un pezzo grosso sull’isola. «Ci lavoro da 25 anni, do lavoro a circa 500 persone. Non tutti mi amano, ma certo so di essere stimato» spiega dal suo ufficio bresciano.
Stefanina tornerà comunque a Capo Verde. «Certamente. È il mio lavoro». La notizia del suo ferimento è diventata ben presto di dominio pubblico «e alcuni clienti hanno preferito disdire il viaggio». Stefanina però garantisce sulla sicurezza. «In 25 anni non è mai successo nulla, mi hanno colpito per tentare di fare male al turismo».
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