Stefani: «Nel Pnrr una grande occasione per le disabilità»

La ministra oggi a Brescia, dove ha visitato l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti e il centro riabilitativo per minori Faroni
"6 MILIARDI PER LE DISABILITA'"
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«Bisognava scegliere fra la salute pubblica e la necessità del singolo di avere un posto nella comunità. Ora speriamo che con la campagna vaccinale si possa uscire da questa situazione definitivamente». Così la ministra per le disabilità Erika Stefani, in visita a Brescia, ha parlato della graduale riapertura. Nella giornata in città c’è stato spazio anche per parlare di altro, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede un capitolo di quasi 6 miliardi di euro per le disabilità: ognuna è diversa, e allo studio c’è una legge quadro che costruisca un progetto personalizzato che accompagni ogni persona disabile per tutta la vita». 

«Il Governo ha una prospettiva che è quella di fine legislatura, politicamente non è un margine così ampio di riuscire ad intervenire con grandissime riforme. È vero però che l’occasione che ci è stata offerta con il Pnrr è molto importante: sono stati stanziati circa 6 miliardi, tra vari interventi che hanno ricadute dirette anche sul mondo della disabilità.

  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
  • La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia
    La ministra per le disabilità Erika Stefani in visita a Brescia

Ci sono anche però delle riforme importanti come quella delle legge quadro sulla disabilità che prevede l’attuazione vera del progetto individuale sul disabile: qui c’è un termine più ristretto, ovvero la fine di quest’anno come termine ultimo entro il quale presentare questa proposta in Consiglio dei Ministri».

Due le realtà visitate dal ministro Stefani accompagnata dall’assessore regionale Alessandra Locatelli: l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti, dove ha sede l’istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione e il centro abilitativo per minori Francesco Faroni, servizio innovativo e sperimentale di Fobap Anfass, che ora può trovare una sua stabilità.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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