Stefana, un gruppo di 700 dipendenti

Fu Antonio Stefana, nel 1924, ad avviare a Nave la piccola fucina: oggi sono tre gli stabilimenti nel Bresciano
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Laminati, profilati, vergelle, reti, tondo in rotolo e in barre. È un po’ questo il «core business» della Stefana Spa, storico gruppo siderurgico bresciano che occupa circa 700 operai tra gli stabilimenti di Nave, Ospitaletto e Montirone.

Fu Antonio Stefana, nel 1924, ad avviare a Nave la piccola fucina, mentre il primo laminatoio venne installato nel 1946 da Giulio Quinto Stefana, pioniere di una nuova tradizione industriale.

Oggi il gruppo è presieduto da Giacomo Ghidini (che è anche consigliere delegato come il vice presidente Pieralberto Ghidini; i consiglieri Giampietro Ghidini e Quinto Stefana, mentre nel cda siede anche Giulio Stefana) e possiede due forni elettrici (uno a Ospitaletto e l'altro a Montirone) e quattro laminatoi (uno a Ospitaletto per tondo da cemento armato e tre a Nave per travi e profilati). L’esercizio 2012 della spa di Nave si è chiuso con un fatturato di 419 milioni di euro, in crescita di circa il 10% sul 2011, in calo invece l’utile netto a 101mila euro. Un gruppo che, nonostante i problemi che sta attraversando il mondo siderurgico italiano gode di buona salute: i prodotti esportati sono in forte crescita come pure i ricavi dei primi mesi del 2013 (+16%).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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