Stazione, cervellone da 18 milioni per regolarizzare il servizio

Nodo bresciano sempre più strategico. Taini (Rfi): «Quadruplicheremo i binari in uscita dell’Alta velocità»
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Dopo il restyling strutturale a binari e banchine, la stazione di Brescia può vantare anche un «cervello» tutto nuovo. Con un intervento di 18 milioni di euro, Rete ferroviaria italiana ha dotato il nodo ferroviario cittadino di un sistema di gestione e controllo della circolazione tecnologicamente all’avanguardia.

L’apparato centrale computerizzato (Acc) «è un ulteriore tassello dell’investimento che Rfi sta facendo sulla tratta Milano-Venezia e più nello specifico su Brescia - spiega il consigliere della società di Ferrovie dello Stato Giuseppe Taini -. Nel complesso abbiamo ad oggi investito 46 milioni sul nodo bresciano, portando a 16 i binari, rifacendo le banchine e modificando i percorsi».

L’Acc sarà la cabina di regia di questa organizzazione (la chiusura della stazione del 25 luglio è servita per rendere operativo il sistema), che gestirà da un’unica centrale operativa oltre 1.200 apparecchiature (scambi, segnali etc...) poste negli 8 chilometri della stazione. «Dopo Rovato e Ospitaletto l’Acc è a regime anche a Brescia - sottolinea il direttore Produzione Lombardia di Rfi Luca Cavacchioli -, completando così l’intera tratta da Milano a Verona».

L’apparato garantirà maggiore regolarità del servizio, con diretti benefici per gli utenti finali, «oltre a permettere manutenzioni più puntuali anche in ottica preventiva», precisa il responsabile dell’Alta velocità Brescia-Verona Ivan Baroncioni.

Per la stazione cittadina si tratta perciò di un ulteriore salto nel futuro, che la porterà ad essere sempre più baricentro della rete ferroviaria lombarda e nazionale. Nel 2019, prima della pandemia, nel nodo nostrano transitavano più di 300 treni ogni giorno (170 regionali, 80 a lunga percorrenza e 70 treni merci).

«I numeri stanno tornando ora ai livelli pre Covid», annuncia la direttrice commerciale dell’Area nord di Rfi Rosa Frignola. Grande soddisfazione per l’investimento è stata espressa dalle istituzioni pubbliche, in primis dall’assessore alla Mobilità in Loggia Federico Manzoni. 

«Avere una stazione predisposta con le migliori tecnologie è la precondizione per continuare a incrementare la rete dei servizi ferroviari - evidenzia -, centrale per un’accessibilità più sostenibile alla città. Un plauso che arriva anche dal consigliere provinciale Giovanni Battista Sarnico, che vede nel capoluogo «un punto di riferimento anche in ottica infrastrutturale per tutto il Bresciano». I prossimi passi di Rfi per la stazione sono inoltre già ben chiari: «Quadruplicheremo i binari in uscita dell’Alta velocità - annuncia Taini -. Al contempo è in fase di progettazione il potenziamento della linea Brescia-Parma che prevede l’elettrificazione della rete, il raddoppio del percorso verso San Zeno-Ghedi e verso Montichiari».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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