Staminali scomparse, il caso Cryo Save si allarga

Decine le mail arrivate in redazione da famiglie di tutta Italia. Intanto le autorità svizzere hanno tolto la licenza alla società
La scelta. Molti genitori decidono di conservare il sangue del cordone ombelicale pensando al futuro dei figli
La scelta. Molti genitori decidono di conservare il sangue del cordone ombelicale pensando al futuro dei figli
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Si allarga il caso Cryo Save: decine di mail sono arrivate nella nostra redazione in questi giorni, famiglie da tutta Italia in apprensione perché non sanno che fine ha fatto il sangue del cordone ombelicale del proprio figlio affidato alla banca privata svizzera per la crioconservazione.

I campioni, per stessa ammissione di Cryo Save, sono stati trasfertiti dalla Svizzera alla Polonia, nei laboratori della Pbkm con cui la società ha siglato un accordo di subappalto. Che afferma però di non averli ricevuti tutti.

Intanto, è stata denunciata dall'Ufficio federale della Sanità pubblica elvetico (Ufsp) per violazione della legge sui trapianti e inadempimento degli obblighi di notifica e di cooperazione la Cryo-Save.

La Cryo-Save di Plan-les Ouates disponeva dal 2016 di un'autorizzazione per l'importazione, l'esportazione e la conservazione di cellule staminali ricavate dal sangue cordonale, ma già in agosto è stata radiata poichè la filiale era stata cancellata dal registro di commercio del Canton Ginevra. I referenti non risultavano più raggiungibili dalle autorità. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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