Stamina, i genitori di Sofia denunciano il Civile

Ospedale Civile e direttore generale Belleri denunciati dai genitori della piccola Sofia per la mancata somministrazione delle infusioni
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I genitori di Sofia, una delle bambine simbolo della vicenda Stamina, hanno denunciato gli Spedali Civili di Brescia e il direttore generale, Ezio Belleri. Lo rende noto l’avvocato Federico Scavetta, legale dei genitori di Sofia. «Ho presentato per conto della famiglia della piccola - ha detto - una denuncia nei confronti degli Spedali Civili di Brescia e del direttore generale Ezio Belleri, che ne è legale rappresentante, per rifiuto di atti di ufficio e interruzione di pubblico servizio».
 
La mamma e il papà della piccola, affetta da leucodistrofia metacromatica, hanno depositato la denuncia alla Procura di Brescia contro gli Spedali Civili per non aver dato corso all’ordinanza del tribunale di Livorno che impone la prosecuzione delle infusioni, ha spiegato ancora l’avvocato Scavetta. «Abbiamo denunciato il direttore generale degli Spedali, Ezio Belleri per rifiuto e omissione di atti d’ufficio, per non aver emesso ordini di servizio nei confronti dei medici dell’ospedale che hanno espresso da mesi il rifiuto di proseguire con i trattamenti Stamina fino alla pronuncia del nuovo Comitato nominato dal ministero della Salute», ha detto l’avvocato. La denuncia dei genitori è stata depositata anche «per interruzione di pubblico servizio per aver l’ospedale immotivatamente sospeso le cure già da dicembre».
 
Una notizia che giunge proprio nello stesso giorno in cui il Consiglio regionale lombardo ha bocciato l'emendamento proposto dal consigliere bresciano Pd Gianni Girelli che prevedeva lo stanziamento di 1,4 milioni di euro a copertura delle spese legali sostenute dal Civile.
 
Una nuova pagina, anche questa in sede giudiziaria nella infinita vicenda del controverso trattamento Stamina che vede contapposte molte famiglie di pazienti già in cura o potenziali, e l'azienda ospedaliera cittadina che dallo scorso aprile ha revocato la disponibilità delle proprie strutture alla Stamina Foundation in attesa del pronunciamento della Commissione scientifica nominata dal ministero della Salute perché valuti l'effettiva efficacia e rispondenza a criteri scientifici delle infusioni.
 
Sullo sfondo restano le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura di Torino per tredici tra i medici, biologi e personale coinvolto nella vicenda Stamina, a partire da Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation, il suo vice Marino Andolina, la biologa Erika Molino. E le molte ordinanze emesse da Tribunali di mezza Italia per il prosieguo delle infusioni.
 
 
 
 

 

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