Stamina 2, si azzera l'inchiesta tra accuse cadute o prescritte
Assolti dall’accusa di associazione per delinquere, prosciolti per intervenuta prescrizione dalle somministrazioni illecite di farmaci imperfetti.
Eccezion fatta per un’infusione, non ancora prescritta e che è costata la condanna di Stefano Bianchi, si sgonfia fino ad azzerarsi l’inchiesta che prese il nome di Stamina 2 e che portò alle condanne in primo grado del medico triestino Marino Andolina, del chirurgo plastico bresciano Erri Cippini, di Monica Salvi, di Ivana Caterina Voldan e di Peter Kellner.
Secondo la procura le terapie fondate sull’utilizzo di esosomi erano state spacciate per innovative nella cura di malattie neuro degenerative, ma per gli inquirenti erano «prive di qualunque garanzia di efficacia, sicurezza e qualità, oltre che somministrate in assenza dei prescritti requisiti e delle autorizzazioni».
Accuse cadute o prescritte, insieme alle condanne degli imputati che dopo otto anni chiudono nel migliore dei modi la lunga parentesi giudiziaria.
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