Spray al peperoncino spruzzato a scuola, allarme al Fortuny in città

Forse una bravata: sembrava intossicata una classe intera, poi l'emergenza è rientrata. Due ragazzi con bruciore agli occhi soccorsi sul posto
L'istituto Fortuny in via Berchet a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
L'istituto Fortuny in via Berchet a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
AA

L’allarme è scattato subito, ma è rientrato altrettanto velocemente. All’istituto superiore Mariano Fortuny in via Giovanni Berchet a Brescia, questa mattina attorno alle 8.30 sono arrivati a sirene spiegate i soccorritori in ambulanza. Pensavano di trovarsi di fronte a una trentina di ragazzi intossicati dallo spray al peperoncino, forse spruzzato da uno di loro poco dopo il suono della campanella. Una bravata che poteva finire male.

Invece, la situazione era decisamente meno grave del previsto: due studenti che hanno avvertito un leggero malessere, un fastidio agli occhi, sono stati assistiti direttamente sul posto. Nessuno ha avuto bisogno di essere ricoverato in ospedale e le lezioni, risolto il trambusto, sono tornate a svolgersi regolarmente.

Erano stati allertati anche gli specialisti del nucleo Nbcr (Nucleare biologico chimico radiologico) dei Vigili del fuoco, poi fatti rientrare dopo il ridimensionamento della gravità dell’accaduto.

I precedenti nel Bresciano

Non è la prima volta nella nostra provincia che l’uso scorretto dello spray al peperoncino entra in classe. È di quasi quattro anni fa l’intossicazione di 34 studenti a Vobarno, dove al Perlasca una bravata aveva fatto scattare un’emergenza sanitaria. Gli studenti, che presentavano tosse e bruciore alla gola, erano stati in parte curati sul posto, mentre altri erano stati curati nei pronto soccorso di Gavardo, Desenzano, Città di Brescia, Poliambulanza e Civile.

Un episodio analogo si era verificato anche al Capirola di Leno, a maggio del 2018, e persono in una scuola elementare di Moniga del Garda.

Le tragedie di Corinaldo e Torino

A livello nazionale, il dibattito sull’uso dello spray urticante si era molto acceso a fine 2018 dopo la tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), dove al concerto del trapper Sfera Ebbasta morirono 6 persone. Erano cinque minorenni che assistevano al concerto e una mamma, travolti e uccisi dalla calca di centinaia di spettatori, che cercavano di correre fuori dal locale dopo che qualcuno ha spruzzato una sostanza urticante in mezzo alla folla.

Non era la prima volta che lo spray al peperoncino veniva usato per disturbare un concerto, così come nella memoria collettiva resta scolpita la tragedia di piazza San Carlo a Torino, dove il 3 giugno 2017 morirono due donne e furono feriti 1.600 tifosi durante la proiezione della finale di Champions League.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato