Spray al peperoncino, come e perché si usa: limiti e rischi
La tragedia che si è consumata venerdì notte nella discoteca «Lanterna Azzurra» a Madonna del Piano di Corinaldo (Ancona), riaccende le polemiche sulla vendita dello spray urticante.
Spesso - troppo spesso, specie di recente - l'uso dello spray al peperoncino tra la folla ha scatenato il panico. E guardando solo agli ultimi mesi, i concerti rap sono un bersaglio ricorrente: esibizioni di Sfera Ebbasta e dei suoi colleghi, Ghali, Gué Pequeno, Achille Lauro.
Sull'uso dello spray, venduto per autodifesa ma troppo spesso utilizzato per gioco o peggio per fare del male, non tutti i pareri sembrano univocamente favorevoli.
Di certo c'è che l'impiego è contemplato da apposite norme e la sua commercializzazione risponde a precisi criteri.
Se ne può trovare esplicita indicazione sulle pagine del sito della Polizia di Stato dedicate proprio all'utilizzo dello spray:
- Spray per la difesa personale
- Le caratteristiche tecniche dello spray
In estrema sintesi, lo spray inizialmente commercializzato nelle armerie, è stato progressivamente ammesso anche per la vendita tramite web, nelle farmacie e nei supermercati.
L'acquisto tuttavia non è consentito a tutti: per comprarlo (il costo oscilla tra i 20 e i 30 euro), infatti, bisogna avere almeno 16 anni.
Sul piano tecnico, la confezione dello spray non può contenere più di 20 ml di liquido irritante, il cui principio attivo deve risultare efficace per non più di 20 minuti dall'applicazione, senza che possa generare conseguenze permanenti per chi ne viene colpito.
A dotarsi di spray al peperoncino, di recente, è stata anche la Polizia Locale di Brescia, i cui agenti sono stati anche sottoposti ad un apposito corso di formazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato