Spari contro il centro migranti, in cinque finiscono a processo
Intercettato mentre parla al telefono uno dei coinvolti dice: «Non me l’hanno trovata la pistola». Nel dialogo con il suo interlocutore non va oltre e l’arma ad oggi non è mai saltata fuori. Per gli inquirenti è la pistola che ha sparato la notte del 31 maggio cinque colpi verso le finestre del centro migranti di Collebeato.
Un proiettile si era conficcato nella cornice della finestra proprio davanti ad uno dei letti degli stranieri, che erano in casa e stavano dormendo.
Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha chiuso le indagini e firmato l’atto di citazione per il giudizio direttissimo nei confronti di cinque persone, tre delle quali...
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