Spari al Violino: confessa al gip e resta ai domiciliari
Parla e resta ai domiciliari G. L., il 53enne artigiano proprietario della pistola che attorno alle 22 dello scorso sabato ha ferito gravemente Enrico Valotti al bar G&G del villaggio Violino. Atteso dal gip Angela Corvi per rispondere del possesso dell’arma, l’uomo ha ribadito di essersela procurata da un cittadino nordafricano all’ippodromo di Varese.
Accompagnato dall’avvocato Giambattista Scalvi, che lo difende insieme all’avvocato Andrea Mina, non ha spiegato le ragioni dell’acquisto. Il giudice delle indagini preliminari - come si evince dall’ordinanza di custodia cautelare - non ha dato credito alla sua versione e non ha modificato la misura cautelare. Prosegue intanto l’indagine sul ferimento di Valotti.
Il 53enne elettricista è ancora ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata. Dopo l’ammissione del suo migliore amico e la ricostruzione di quanto accaduto sabato sera, il pm Carlotta Bernardini ha iscritto nel registro degli indagati il titolare del bar per favoreggiamento. L’accusa è quella di essersi inventati gli spari da un’auto arrivata all’improvviso in via Violino di Sopra per allontanare i sospetti da chi ha portato la pistola al bar.
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